Colombo, i cristiani "hanno il dovere di costruire la pace nella nazione"
La comunità cristiana della capitale si è incontrata ieri per una veglia di preghiera a favore della pace. Il vescovo di Colombo ha invitato i fedeli a rompere il muro del silenzio che avvolge la guerra fra i ribelli tamil e l'esercito.
Colombo (AsiaNews) I cristiani dello Sri Lanka "hanno il dovere morale di rompere il muro del silenzio che avvolge la guerra fra i ribelli tamil e l'esercito", ma soprattutto "sono chiamati dal Signore a costruire una pace duratura per la nostra società". Con queste parole, il vescovo anglicano di Colombo, Duleep Chikera, ha aperto una processione mariana che si è svolta ieri nella capitale del Paese.
La processione è stata preceduta da una lunga veglia di meditazione e preghiera, cui hanno partecipato oltre 800 laici. La preghiera comune è stata recitata in favore della pace nella nazione, da anni sconvolta da conflitti interni.
I fedeli si sono incontrati davanti alla chiesa della Regina della pace ed hanno innalzato la statua di Nostra Signora dei miracoli, portandola a spalla per la città fino alla chiesa di S. Filippo Neri.
Il servizio di preghiera, dal tema "Felici coloro che creano la pace perché saranno chiamati figli di Dio", è iniziato alle tre del pomeriggio [ora locale ndr], presieduto dal vescovo Chikera, dall'amministratore generale dei sacerdoti del Sacramento benedetto, p. Nilendra, e dal suo vicario p. C. A. Cristopher.
Il prelato, nel suo messaggio iniziale, ha detto: "Come cristiani, abbiamo il dovere di rendere la nostra società un luogo pacifico. Davanti al male che cresce veloce davanti a noi non dobbiamo rimanere in silenzio. Dobbiamo romperlo e meditare sul modo migliore per ripristinare l'armonia".
La preghiera, le meditazioni e gli inni sono stati recitati in sinhala e tamil [lingue locali ndr] ma anche in inglese. Dopo la prima parte, di un'ora e mezza, i fedeli hanno camminato per circa due chilometri con la statua sulle spalle, recitando il rosario.
Una madre di etnia tamil che vive a Colombo dice ad AsiaNews: "Abbiamo bisogno di pace. Abbiamo bisogno di vivere insieme ai nostri fratelli ed alle nostre sorelle. Credo che, se preghiamo insieme, la Madonna possa garantirci questa pace".
John Pillai, padre di famiglia, aggiunge: "Vivevamo a Jaffna, ma la guerra ci ha allontanati. Ogni giorno, aprendo gli occhi, speriamo di poter vedere la fine di questo conflitto. Abbiamo bisogno di poter tornare nelle nostre case".