Cina: tre fratelli si danno fuoco contro l’esproprio della loro terra
L’episodio è avvenuto nell’Hebei. Le autorità locali hanno espropriato in maniera illegale i campi di grano di un villaggio, inviando una squadra di 300 teppisti armati. I fratelli sono ricoverati in ospedale, uno di loro è in condizioni critiche.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Tre fratelli contadini si sono dati fuoco per protestare contro l’esproprio forzato della loro terra nella provincia dell’Hebei, nel nord della Cina, secondo quanto riferiscono fonti locali e le autorità del posto. I tre fratelli sono ricoverati in ospedale in gravi condizioni, con ustioni estese su tutto il corpo. Uno di loro è in condizioni critiche.
L’episodio disperato è avvenuto il 3 novembre, quando le autorità locali hanno inviato una squadra di circa 300 teppisti, con equipaggiamento pesante come bulldozers e scavatrici per espropriare un campo di grano di 400 mu (66 acri), e spianarlo nel villaggio di Peipozhuang, nella contea di Yongnian. “Il soprannome dei tre fratelli è Bai, e si sono auto immolati tutti e tre”, ha dichiarato un’abitante del villaggio, il cui nome è Yiu. “Hanno spianato 400 mu dei nostri campi. E’ stato fatto da teppisti assoldati dal governo locale, armati di bastoni e spranghe di ferro”.
Gli abitanti del villaggio, a mani nude, si sono scontrati con gli emissari del governo locale e molti di loro sono rimasti feriti. Liu ha dichiarato che il futuro dei contadini che avevano così perso la propria terra era cupo, dal momento che avevano perso i mezzi di sussistenza. Le autorità locali che hanno ordinato l’esproprio non avevano, a quanto sembra, i documenti necessari per compierlo.
I tre fratelli si sono dati fuoco per protestare contro la violenza subita. Gli altri abitanti del villaggio hanno gettato terra sui tre per spegnere le fiamme. Sono ricoverati nell’ospedale di Handan, e uno dei tre è in condizioni critiche. Due poliziotti che erano presenti non hanno fatto nulla. Ma i familiari dei tre fratelli sono stati posti sotto sorveglianza. Gli espropri delle terre sono cominciati in maggio, secondo Liu.
L’episodio disperato è avvenuto il 3 novembre, quando le autorità locali hanno inviato una squadra di circa 300 teppisti, con equipaggiamento pesante come bulldozers e scavatrici per espropriare un campo di grano di 400 mu (66 acri), e spianarlo nel villaggio di Peipozhuang, nella contea di Yongnian. “Il soprannome dei tre fratelli è Bai, e si sono auto immolati tutti e tre”, ha dichiarato un’abitante del villaggio, il cui nome è Yiu. “Hanno spianato 400 mu dei nostri campi. E’ stato fatto da teppisti assoldati dal governo locale, armati di bastoni e spranghe di ferro”.
Gli abitanti del villaggio, a mani nude, si sono scontrati con gli emissari del governo locale e molti di loro sono rimasti feriti. Liu ha dichiarato che il futuro dei contadini che avevano così perso la propria terra era cupo, dal momento che avevano perso i mezzi di sussistenza. Le autorità locali che hanno ordinato l’esproprio non avevano, a quanto sembra, i documenti necessari per compierlo.
I tre fratelli si sono dati fuoco per protestare contro la violenza subita. Gli altri abitanti del villaggio hanno gettato terra sui tre per spegnere le fiamme. Sono ricoverati nell’ospedale di Handan, e uno dei tre è in condizioni critiche. Due poliziotti che erano presenti non hanno fatto nulla. Ma i familiari dei tre fratelli sono stati posti sotto sorveglianza. Gli espropri delle terre sono cominciati in maggio, secondo Liu.
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