Cina: si moltiplicano gli espropri di terreni ai danni dei contadini
Secondo un documento preparato da universitari americani e cinesi, il furto di terreni "è aumentato di 15 volte rispetto a dieci anni fa". Esso "abbassa il tasso di investimento agricolo e crea rabbia nella popolazione, che manifesta sempre più spesso contro il governo".
Pechino (AsiaNews/Agenzie) Gli espropri di terre coltivabili ai danni dei contadini cinesi sono aumentati di 15 volte nel 2005 rispetto a dieci anni fa. Lo afferma un rapporto sino-americano sull'argomento, che sottolinea inoltre come i contadini che hanno subito l'esproprio "molto spesso" non sono stati ricompensati in maniera equa.
"Queste azioni si legge sul documento, preparato dall'Università del Michigan in collaborazione con la Renmin di Pechino sono la causa dell'aumento significativo delle manifestazioni di pubblico scontento". "Gli espropri aggiungono gli autori avvengono laddove i governi locali riescono a mettersi d'accordo con gli imprenditori, in modo da poter prendere la terra al minor prezzo possibile".
Il numero degli espropri avvenuti nel 2005 "è di 15 volte superiore rispetto a quelli avvenuti nel 1995" ed il fenomeno "contrasta l'emanazione di leggi da parte del governo centrale, che sono tese a proteggere i diritti di semi-proprietà, come la Legge sul contratto dei terreni agricoli".
Il documento è stato preparato sulla base di un sondaggio effettuato in 1.700 villaggi di 17 diverse province cinesi: esso "riflette l'inadeguatezza dei compensi ricevuti dai contadini a fronte del danno subito". "Solo un contadino su cinque sottolinea ha dichiarato di essere stato consultato sull'ammontare del prezzo dato come compenso". La crescente incertezza della classe rurale rispetto alla permanenza sulle terre loro assegnate "ha un altro gravissimo effetto: nessun contadino vuole più investire nel campo".
Nel 15,8 % dei casi, le terre sono state strappate ai contadini per costruirvi industrie: nel 13,1 % dei casi, invece, esse sono state rubate perchè "zone da sviluppare".
Il terreno agricolo viene spesso riconvertito da funzionari pubblici corrotti, che ne attestano la natura "industriale e residenziale" anche quando questa "non potrebbe essere concessa". I governi locali hanno dovuto più volte "stroncare con la forza le proteste degli agricoltori", ma nonostante ciò il numero di "disturbi della quiete pubblica è aumentato del 6,6 % rispetto al 2005".