Cina: nei prossimi 20 anni, oltre 300 milioni di nuovi migranti
Lo sostiene un rapporto dell'Accademia cinese per le scienze sociali, commissionato dall'Onu, che chiede nuove politiche di gestione delle risorse. Nei prossimi cinque anni, oltre 125 città avranno più di un milione di abitanti.
Pechino (AsiaNews/Scmp) Saranno circa 300 milioni, un quarto della popolazione cinese, i nuovi migranti che nei prossimi venti anni si sposteranno dalle campagne per lavorare nelle città.
Lo sostiene un rapporto sulla situazione dello sviluppo in Cina commissionato dalle Nazioni Unite, che suggerisce al governo di sviluppare nuove politiche, cruciali per sostenere il rapido cammino dell'urbanizzazione. Secondo il rapporto, infatti, molte città presto potrebbero dover affrontare crisi derivate dalle limitate risorse naturali come la terra disponibile e l'acqua.
Lo studio è stato condotto dall'Accademia cinese per le scienze sociali, ma pagato dal Programma Onu per lo sviluppo. Secondo i dati presentati, le città cinesi contribuiscono meno allo sviluppo ed all'economia nazionale rispetto alle città di altre nazioni sviluppate. Inoltre, i bassi tassi di produttività e l'alta densità le rendono inadatte a sopportare la crescita futura.
Il rapporto è stato preparato in risposta all'appello del famoso economista dell'Accademia cinese delle scienze geografiche Lu Dadao, che aveva chiesto al governo di rallentare la corsa sfrenata dell'urbanizzazione nazionale. Per Lu, le attuali politiche sono concentrate su progetti imponenti di costruzione, che però sono spesso "sotto-utilizzati" e "privano i contadini delle terre coltivabili".
Secondo le previsioni Onu, in quattro anni circa 125 città cinesi avranno una popolazione superiore al milione di abitanti e, di queste, circa 50 ne avranno almeno due. Gli autori aggiungono però che "le risorse naturali sono limitate e creeranno un collo di bottiglia che limiterà questa crescita".
Il governo "dovrebbe rafforzare la pianificazione urbana ed investire su progetti innovativi tesi a salvaguardare le risorse naturali, come il miglioramento dei trasporti pubblici e l'incentivo ad usare veicoli di bassa cilindrata".
Gli autori del rapporto sono tutti professori universitari che, per oltre cinque anni, hanno monitorato cinque città cinesi, misurando il livello delle risorse naturali, del grado di abitabilità, della sicurezza pubblica e delle finanze municipali.