Cina: 16 morti nell’esplosione di una miniera del Ningxia
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – È di 16 morti il bilancio, ancora provvisorio, dell’esplosione in una miniera nel nord-ovest della Cina. Lo scoppio è avvenuto alle 6.15 del pomeriggio di ieri (ora locale) nella cava di Dafeng, a Shizuishan, nella regione autonoma del Ningxia.
Questa mattina i soccorritori hanno recuperato quattro cadaveri di lavoratori dati per dispersi ieri, ma si sospetta che vi siano altri corpi ancora sepolti sotto le macerie. Secondo l’agenzia ufficiale Xinhua i feriti sono 46, dodici dei quali ricoverati nelle strutture ospedaliere della zona in gravi condizioni.
L’incidente è avvenuto mentre un gruppo di operai stava posizionando un carico di due tonnellate di dinamite per far saltare una parte della roccia: fra i morti vi sono i sei operai che maneggiavano l’esplosivo, cinque persone che transitavano nella zona a bordo di un veicolo e alcuni operai che vivevano in un capanno poco distante dal luogo dell’incidente.
La polizia sta interrogando due responsabili della Guangdong Hongda Blasting Co., ditta incaricata dei lavori nella cava, per chiarire le dinamiche all’origine dell’incidente. Quello di oggi è solo l’ultimo di una serie infinita di incidenti nelle miniere cinesi, una vera e propria trappola mortale per i lavoratori.
Secondo dai ufficiosi, nel 2007 vi sarebbero stati almeno 6mila morti ma stime di enti non governativi parlano di un numero doppio di morti. L’alto prezzo del carbone induce molti proprietari ad aumentare la produzione trascurando la sicurezza. Dopo gravi disastri negli anni scorsi, Pechino ha lanciato una campagna di tolleranza zero, ma non è riuscita a risolvere il problema, anche per la connivenza tra proprietari e autorità locali.