Cina e Sud Africa trasformeranno il carbone in petrolio
In progetto due impianti in Cina per liquefare il carbone. Prevista la riduzione del 15% dell'importazione di greggio.
Cape Town (AsiaNews/Scmp) Cina e Sud Africa collaboreranno per trasformare il carbone in petrolio. L'accordo è stato raggiunto ieri, durante la visita del premier Wen Jiabao.
A Wen è stato spiegato il procedimento ideato dalla Sasol, ditta leader per la produzione di carburante sintetico. L'accordo, cui partecipano varie ditte tra cui la Sasol e la cinese Shenhua Corp, riguarda una fase avanzata dello studio per la costruzione di un impianto per la liquefazione del carbone, nella provincia dello Shaanxi, capace di ottenere 80 mila barili di carburante al giorno.
Un accordo per un progetto analogo nella regione di Ningxia Hui è stato siglato il 21 giugno.
I due progetti dice Pat Davies, capo esecutivo della Sasol possono ridurre del 15% l'importazione cinese di petrolio. "Voi [la Cina] avete grandi riserve di carbone ha spiegato Davies a Wen e importate petrolio. Di fatto avete grandi giacimenti di petrolio sotto forma di carbone e la nostra tecnologia può trasformare il carbone in petrolio".
Pechino è il primo produttore e consumatore di carbone, che copre il 70% del fabbisogno interno di energia. Si prevede che la produzione raggiunga i 2,45 miliardi di tonnellate nel 2010. Ma la Cina è anche il secondo maggior importatore di petrolio, dopo gli Stati Uniti, con 127 di milioni di tonnellate importate nel 2005, pari al 40% del consumo nazionale. Trovare altre fonti di energia e rendersi indipendente da forniture estere sono priorità per la Cina e molti esperti considerano il viaggio di Wen in Africa da cui Pechino riceve un terzo del petrolio importato - come una ricerca di fonti energetiche.
Wen ha anche partecipato al Forum per la cooperazione economica tra Cina e Sud Africa e ha ribadito che Pechino è un partner strategico affidabile.
"Il Governo cinese ha detto guidato da principi di sincerità, amicizia, uguaglianza, benefici comuni e sviluppo congiunto, vuole realizzare un nuovo tipo di collaborazione strategica con l'Africa", togliere i dazi all'esportazione delle merci africane, concedere finanziamenti a basso interesse, realizzare infrastrutture, contribuire a rendere "più competitivo" il Paese.
Il premier ha anche promesso che Pechino limiterà l'esportazione tessile nello Stato, dove gli economici prodotti cinesi hanno causato la perdita di circa 25 mila posti di lavoro negli ultimi due anni. Sono stati raggiunti accordi in vari settori, tra cui l'uso civile dell'energia nucleare.
Wen ieri ha poi raggiunto la Tanzania, dove è stato accolto dal presidente Jakaya Kikwete. (PB)