13/10/2005, 00.00
CINA
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Cina, nel Guangdong per corruzione e malgoverno spariscono 100 miliardi

E' il risultato di un'ispezione sul periodo dal 2000 al 2005. Somme "spostate" sui conti dei funzionari e regali, ma anche veri sprechi. Necessari controlli più frequenti.

Pechino (AsiaNews/Scmp) – Il Guangdong ha dissipato oltre 35 miliardi di yuan (circa 4,35 miliardi di dollari Usa) di fondi pubblici tra il 2000 e l'inizio del 2005. Ed altri 65 sono stati sprecati o mal utilizzati. E' il risultato di un'ispezione ufficiale.

"Le condotte illecite – dice Zeng Shouxi, capo dell'Ufficio verifiche del Guangdong, in un rapporto depositato l'8 ottobre – includono l'appropriazione indebita di denaro pubblico, lo sperpero dei fondi in pranzi abbondanti e regali, il trasferimento di fondi pubblici sui conti personali". Sono stati anche "sprecati" 4,7 miliardi di yuan provenienti dalle imposte e altri 61 miliardi (7,5 miliardi di dollari) sono stati "utilizzati in modo inetto".

Il rapporto è il risultato dell'audizione di 10.772 funzionari pubblici. Di questi, 231 sono ora sotto indagine per "questioni finanziarie", 105 sottoposti a provvedimenti disciplinari, 36 sono stati privati del lavoro e 71 retrocessi. Promossi, invece, 747 funzionari che "riferirono i fatti di corruzione e collaborarono con gli ispettori".

I fondi "spariti" erano destinati alla realizzazione di infrastrutture, a programmi di ristrutturazione e di protezione dell'ambiente. Per il futuro si parla di controlli più frequenti e audizioni di funzionari e dirigenti di imprese statali. Dal 2007 ci saranno controlli "almeno 1 volta" su ogni funzionario, durante l'ufficio o al termine dell'incarico.

Yin Ping, professore presso l'università di Nanjing, avverte che simili indagini non possono stroncare davvero la corruzione. "Gli accertamenti – spiega Yin – servono solo per accertare episodi di corruzione dopo che sono avvenuti. Per combattere la corruzione occorre un controllo sistematico e sono molto importanti la prevenzione e la punizione". Per questo, avverte, occorre un gran numero di ispettori e adeguate risorse finanziarie.

Yin è anche critico per la poca certezza relativa ai "criteri per la valutazione" degli illeciti. "Alcune decisioni sbagliate – dice – sono opera di persone che hanno lasciato il loro ufficio e altre sono collegate con decisioni del governo e di alte cariche del Partito, per cui dobbiamo prima specificare gli standard e i criteri per accertare cosa sia davvero illecito".

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