Cina, il governo alle università: Basta libri e valori stranieri
Pechino (AsiaNews) - Le università nazionali dovranno rispondere a un questionario sull'uso dei libri di testo stranieri in uso nelle facoltà. È l'ordine espresso in una circolare emanata dal ministero dell'Istruzione, che impone agli atenei di effettuare un sondaggio su "come vengono usati i libri di testo stranieri, se questi siano veramente utili e come sono stati ottenuti". L'ordine rientra in una campagna più ampia contro i libri e i "valori occidentali" lanciata nel gennaio 2015 dal ministro Yuan Guiren.
Nel mirino vi sono le materie considerate "sensibili" dal governo. Fra queste spiccano giornalismo, giurisprudenza, politica, sociologia, storia, gestione economica e bilanciamento dei controlli, filosofia. Contro "la distorsione di questi argomenti", spiega ancora il ministero, "le università devono migliorare la propria propaganda e gli sforzi nell'ambito dell'insegnamento, in modo che il marxismo e il socialismo di stampo cinese entrino nella testa degli studenti".
Nel corso di un intervento sulla situazione dell'istruzione nazionale, lo scorso 29 gennaio 2015, Yuan ha dichiarato: "Le università cinesi devono eliminare dai propri piani di studio ogni libro di testo che promuova i valori dell'Occidente. Devono inoltre mantenere l'integrità politica e tenere le critiche ai leader nazionali o al sistema politico fuori dalle aule". Il ministero si è mosso su mandato diretto del presidente cinese Xi Jinping, che alla fine del 2014 ha chiesto "maggiore supervisione ideologica nelle università" e ha invitato con forza le autorità del Partito a "migliorare la presa sul popolo della leadership e della guida del Pcc".
Il sondaggio imposto dal ministero riguarda le maggiori università statali - quasi tutte con base a Pechino - e gli istituti superiori delle province dell Shaanxi, Hubei, Fujian, Anhui, Tianjin, Hainan e Jilin. Questa decisione, dice il sito web della Jiaotong University di Xian, "aiuterà a rafforzare ancora di più e migliorare i regolamenti sull'uso di libri di testo stranieri". Per "libri di testo", specifica la circolare, "si intendono quelli pubblicati all'estero, le fotocopie di opere comprate all'estero e le versioni tradotte di opere non cinesi".