Cina, esplosione in miniera uccide 65 operai
Fukang (AsiaNews/Scmp) Un'esplosione dovuta ad un accumulo di gas è avvenuta ieri nella miniera di carbone di Shenlong - 38 chilometri ad est della città di Fukang, nella provincia nord del Xinjiang - ed ha ucciso 65 persone: altre 18 risultano al momento disperse.
I dati sono forniti da un rappresentante dell'Ufficio statale per la sicurezza sul lavoro che ha aggiunto: "Solo 4 lavoratori sono di sicuro vivi". Non sono ancora chiare le cause del disastro su cui stanno indagando le autorità locali e quelle della sicurezza sul lavoro.
Secondo i soccorritori l'esplosione ha distrutto il sistema di ventilazione interno alla miniera e la densità del gas nella zona era, dopo lo scoppio, 6 volte maggiore del normale: per fare ripartire la ventilazione la squadra di soccorso ha impiegato 5 ore. Un rappresentante governativo di Fukang dice: "Erano anni che in questa regione non si verificava un disastro così serio".
La miniera è di proprietà della Fukang Shenlong Coal Mine Co ed ha una capacità annuale pari a 600 mila tonnellate di carbone. Secondo gli standard di sicurezza nazionale, la miniera è di "classe B", quindi, secondo il governo, ha "buone condizioni di sicurezza".
Il carbone in Cina soddisfa il 70 % del fabbisogno energetico interno: le miniere di carbone del Paese sono però le più pericolose al mondo. Secondo i dati rilasciati ieri dal governo gli incidenti minerari hanno ucciso in Cina più persone che gli incidenti stradali e gli incendi.
Secondo dati governativi nel 2004 circa 6 mila minatori sono morti in incidenti sul lavoro; dati indipendenti denunciano invece almeno 20 mila morti. Nei primi 4 mesi del 2005 Pechino ha registrato 1.113 decessi in miniera, un aumento del 20% rispetto alle stime parallele del 2004 e i crolli strutturali dovuti ad esplosioni hanno avuto un aumento del 44 % rispetto allo scorso anno.
17/02/2005