Cina, dopo il latte alla melamina, si contrabbanda latte in polvere da Europa e Hong Kong
Pechino (AsiaNews) - Lo scandalo del latte alla melamina, che nel 2008 ha distrutto il commercio di latte in polvere e posto seri dubbi sulla produzione industriale alimentare in Cina, continua a far sentire i propri effetti: nonostante i tentativi di Pechino di mettere la questione a tacere, infatti, cinque anni dopo i genitori cinesi non si fidano ancora dei prodotti nazionali e fanno di tutto per razziare quelli stranieri.
I primi a rendersene conto sono stati i fornitori europei, che hanno visto i propri supermercati letteralmente razziati da facoltosi turisti cinesi divenuti da poco genitori. Al punto che diverse marche hanno imposto un limite d'acquisto arrivando persino a scusarsi con i clienti europei per l'inconveniente. La Danone, colosso del settore alimentare, scrive in un comunicato: "Sappiamo che la crescita nella domanda nasce da esportazioni non ufficiali in Cina, a causa di genitori cinesi che vogliono per i loro figli marche straniere".
La vicinanza di Hong Kong con la Cina continentale l'ha resa il porto principale per lo "spaccio" di latte importato. Le restrizioni sull'acquisto e sulle esportazioni di latte in polvere sono entrate in vigore l'1 marzo: da allora al 23 aprile, la polizia di confine ha arrestato 879 persone con un totale di 8.841 chili di polvere illegale. Lo scorso anno sono stati arrestati 420 spacciatori di eroina, cocaina e chetamina.
Per cercare di calmare le acque il governo cinese ha fatto circolare una ricerca in cui si sostiene che il latte in polvere prodotto in Cina sia migliore dal punto di vista qualitativo e a un prezzo molto più conveniente rispetto a quello di marca internazionale. Tuttavia il fatto che la ricerca sia stata commissionata dall'Associazione delle industrie casearie cinesi e poi pubblicata sul governativo Beijing Times non ha convinto la maggior parte dei consumatori.
La crisi del latte alla melamina - prodotto chimico usato nell'industria della plastica e della colla - è esplosa in Cina nel 2008, quando la morte prematura di 6 neonati e i dolori atroci riportati da altri 300mila bambini hanno costretto le autorità ad aprire un'inchiesta sulla produzione industriale in campo alimentare che si è conclusa con alcuni arresti ma senza una riforma del ramo.