18/04/2006, 00.00
Cina
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Cina, Pasqua di repressione per la Chiesa dell'Hebei

Fonti di AsiaNews nella provincia confermano che la situazione "è sempre durissima". I fedeli "impediti a recarsi in chiesa e costretti a fare 300 chilometri per assistere alla messa in altre diocesi, meno controllate". La lista aggiornata dei vescovi e sacerdoti della provincia ancora agli arresti.

Roma (AsiaNews) – I cattolici non ufficiali dell'Hebei hanno vissuto la Pasqua ancora una volta sotto il segno della persecuzione. Continua infatti la campagna dell'Associazione patriottica e del Partito comunista che mira a distruggere la comunità cattolica non ufficiale della provincia centrale.

Fonti di AsiaNews nella provincia confermano che la situazione "è sempre durissima. Un'altissima percentuale di cattolici non ufficiali della diocesi di Baoding, per la mancanza di preti, è stata costretta a non celebrare la veglia e la Pasqua. Sono rimasti ognuno nella propria casa, leggendo di nascosto il Vangelo o il Messale senza comunicare con gli altri per timore delle violenze della polizia".

Il vescovo della diocesi, mons. Giacomo Su Zhimin, 72 anni, è stato arrestato nel 1996 e da allora è scomparso: il suo ausiliario, mons. Francesco An Shuxin, 54 anni, ha subito la stessa sorte un anno dopo. "Tuttora – continua la nostra fonte – nessuno sa dove siano i due vescovi: oltre a loro sono in galera diversi sacerdoti della stessa diocesi".

Per poter assistere alla messa "alcuni hanno dovuto viaggiare: hanno fatto fino a 300 chilometri per poter andare in un'altra diocesi, dove hanno celebrato la Pasqua in una chiesa clandestina".

L'Hebei è la regione in Cina con la massima densità di cattolici (oltre 1,5 milioni), dove i cattolici non ufficiali, cioè quelli non riconosciuti dal governo, sono la forte maggioranza. Nella regione è in atto da anni una dura campagna di repressione: oltre ai due presuli già nominati, sono arrestati o sotto sorveglianza:

- mons. Giulio Jia Zhiguo, vescovo di Zhengding. Durante il 2005 è stato periodicamente rapito dalla polizia per essere sottoposto a sessioni di studio, dove viene sottoposto a lavaggio del cervello perché aderisca all'Associazione Patriottica (Ap), lo strumento di controllo religioso del Pcc, che ha come ideale la nascita di una chiesa nazionale senza legame con la Santa Sede. Mons. Jia è stato arrestato in gennaio, in luglio, in novembre ed è tuttora relegato in luogo sconosciuto.

- mons. Han Dingxian, vescovo di Yongnian, scomparso dalla fine del 2005. Dal 1999 era stato arrestato e tenuto in isolamento in un hotel di proprietà del governo. Non poteva avere nessun contatto con i suoi fedeli o coi parenti, ma ogni tanto alcuni di loro potevano vederlo dalla finestra. Ora da diverso tempo non si hanno notizie di lui, né si riesce ad intravederlo attraverso i vetri delle finestre. Mons. Han Dingxian, 66 anni, in passato è stato in prigione per 20 anni.

- mons. Yao Liang, vescovo ausiliare di Xiwanzi. Arrestato il 31 marzo dell'anno scorso, il vescovo 83enne è stato rilasciato intorno al 20 aprile. Prima del suo arresto, aveva subito forti pressioni per lasciare la comunità non ufficiale e iscriversi all'Ap. Ma dopo il suo rilascio, il vescovo è stato di nuovo preso e sottomesso a un programma di "rieducazione".

La scomparsa dei vescovi incute timore nelle comunità perché talvolta i vescovi rapiti dalla polizia sono ricomparsi solo morti.

Oltre ai vescovi, le attenzioni della polizia sono rivolte anche ai sacerdoti, soprattutto delle diocesi di Baoding e di Zhengding:

-  il 12 novembre padre Yang Jianwei è stato arrestato insieme a 10 seminaristi. Dopo essere rimasti in carcere per 3 giorni, 6 seminaristi non provenienti da Baoding sono stati liberati e rimandati nelle loro città di origine invece che al seminario. Gli altri 4 - Fan Fubin, Wang Yongliang, Wang Chunlei e Li Yutao - sono ancora sotto la custodia della polizia in una località sconosciuta. Stessa sorte è spettata a padre Yang, anche lui nelle mani della polizia.

- a metà novembre p. Gao Baojin, rettore del seminario ufficiale della diocesi di Zhaoxian è stato rapito da membri dell'Ufficio affari religiosi e costretto a seguire corsi di indottrinamento e lavaggio del cervello. Con p. Gao erano stati sequestrati anche 7 diaconi del suo seminario. I loro nomi sono: Shi Jun Long, Min Zhi Yong, Shi Chen Guang, Liu Zhong Feng, Liu Yun Tao, Huang Yu Tao, Lu Yan Hui. Anch'essi sono stati costretti con la violenza a subire corsi di indottrinamento a Pechino e a Xing Tai (Hebei).

- il 18 novembre la pubblica sicurezza ha arrestato 6 preti cattolici della diocesi di Zhengding. Padre Wang Jin Shan e p. Gao Lingshen, entrambi sui 50 anni, sono stati non solo arrestati ma anche brutalmente malmenati. Gli altri 4 preti – p. Zhang Xiuchi, 60 anni; p. Zhang Yinhu, 45; p. Guo Zhijun, 36 e p. Peng Jianjun, 30 – sono stati prima isolati agli arresti domiciliari, ma dopo poco tempo arrestati in maniera formale. Al momento si trovano imprigionati nell'Ufficio di sicurezza di Gaochen.

- il 2 settembre padre Pang Yongxing è stato arrestato dalla polizia. Insieme al sacerdote è stato arrestato anche il seminarista Ma Yongjiang. Secondo alcuni testimoni, 8 camionette della Pubblica sicurezza hanno bloccato il sacerdote alle 3 del pomeriggio del 2 settembre. P. Pang, 32 anni, è un sacerdote molto impegnato nell'evangelizzazione delle campagne dell'Hebei ed è stato parroco della parrocchia di Beihezhuang fino al 2001. Nel dicembre di quell'anno è stato arrestato per aver svolto il suo ministero senza la registrazione ufficiale dell'Ufficio Affari religiosi ed ha subito una condanna a 3 anni di lager. Era uscito da pochi mesi e aveva ripreso la sua attività clandestina, quando è stato di nuovo arrestato. P. Pang cura una comunità di circa 800 cattolici.

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