Chiusi i valichi di confine con la Striscia di Gaza
La decisione presa dal governo israeliano dopo il lancio di tre razzi contro Sderot, considerati “aperta violazione” della tregua con Hamas. L’azione rivendicata dalla Jihad islamica.
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Resteranno chiusi fino a nuovo ordine i valichi di confine tra Israele e la Striscia di Gaza che, in base ai termini della tregua tra lo Stato ebraico e Hamas avrebbero dovuto essere aperti stamattina alle 8 ora locale. La decisione è stata presa dal ministro della difesa, Ehud Barak come risposta al lancio di ieri pomeriggio di tre razzi Qassam che hanno colpito la città di Sderot, ferendo in modo non grave due persone.
La decisione del governo israeliano provoca la non apertura dei posto di confine di Sufa, Karni e del terminal petrolifero di Nahal Oz. Non passeranno carburante, cibo, medicine, né aiuti umanitari. Per motivi umanitari resta invece aperto al assaggio di palestinesi in Israele il valico di Erez.
Il lancio dei Qassam è stato rivendicato dalle brigate Al-Quds, braccio militare della Jihad, come rappresaglia all’uccisione di due palestinesi in Cisgiordania, zona che però non è compresa nell’accordo di tregua.
Il timore è che l’accaduto possa provocare una rottura della tregua, in vigore da appena sei giorni, anche se la decisione israeliana di non reagire, finora, militarmente sembra indicare volontà di moderazione.
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