Chiudono a New Delhi i Giochi del Commonwealth
New Delhi (AsiaNews) – La 19° edizione dei Giochi del Commonwealth si è conclusa ieri sera con una cerimonia di due ore e mezzo, tra musica, danze e fuochi d’artificio, alla presenza del primo ministro Manmohan Sing e del principe Edward, nello stadio di Jawaharlal Nehru. Il direttore dei Giochi Mike Fennel ha salutato New Delhi definendo l’evento sportivo “un successo”, nonostante l’inizio travagliato. Sul piano sportivo, l’India può dirsi soddisfatta dei risultati conseguiti, piazzandosi al secondo posto nella classifica delle medaglie con 101 riconoscimenti, davanti all’Inghilterra.
Ma questo successo non può nascondere il difficile inizio dei Giochi, e i disastrosi fallimenti dell’organizzazione. Gli organizzatori sono stati attaccati più volte, tra accuse di corruzione, problemi di sicurezza; impianti e infrastrutture ancora incompleti all’apertura dei Giochi; il villaggio degli atleti definito “inabitabile”, causando numerose defezioni “importanti”. Tra l’altro, il Commonwealth è stato accusato di ignorare uno dei suoi principi fondatori: la tutela dei diritti umani. L’organizzazione ha respinto le critiche.
Fra le ultime proteste, vi sono quelle legate alla partecipazione di Mahinda Rajapaksa, presidente dello Sri Lanka, alla cerimonia di chiusura. Rajapaksa aveva ricevuto l’invito ufficiale dal governo indiano. Gruppi tamil hanno organizzato proteste per impedire la sua presenza ai Giochi. Il governo dello Sri Lanka è accusato di aver violato le leggi internazionali durante la guerra civile contro le Tigri Tamil (Ltte – Liberation tigers of Tamil Eelam), e il presidente in persona è al centro di forti polemiche per l’incarcerazione del gen. Fonseka.
Durante la cerimonia di chiusura, New Delhi ha passato il testimone a Glasgow, sede dei prossimi Giochi del Commonwealth nel 2014.
(Ha collaborato Melani Manel Perera)