04/01/2010, 00.00
VIETNAM
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Chiesa vietnamita: migranti, fonte di sviluppo non un problema sociale

di JB. Vu
Aumentano i giovani che abbandonano le zone rurali per i grandi centri urbani, in cerca di lavoro. La Chiesa promuove programmi per rispondere al “bisogno di spiritualità” e favorire la “condivisione delle esperienze”. Agli incontri partecipano anche fedeli non-cattolici.
Xuan Loc (AsiaNews) – Tossicodipendenze, discriminazioni sociali, alto tasso di aborti e bambini costretti a crescere in ambienti malsani. I migranti interni vietnamiti sono una risorsa preziosa per l’economia nazionale. Tuttavia, l’opinione pubblica del Paese li considera fonte di problemi sociali e disoccupazione giovanile. Per favorire l’integrazione, la Chiesa cattolica del Vietnam ha avviato programmi che sappiano rispondere alla “grande domanda di spiritualità nella vita” e al bisogno di “momenti in comune per condividere le esperienze”.
 
I migranti hanno abbandonato le zone rurali in cerca di occupazione nei centri urbani. Essi si concentrano soprattutto nelle zone industriali di Hanoi, Ho Chi Minh City, nella provincia di Binh Duong, a Bien Hoa e nella provincia di Dong Nai. Secondo una recente inchiesta dell’Ufficio generale di statistica, ogni anno più di 1,5 milioni di abitanti si trasferiscono dalle campagne in città. Tra questi, più di 800mila rimangono all’interno della provincia di origine; altri 631mila si muovono verso altre province. Più del 90% invia i proventi del lavoro alla propria famiglia.
 
Fratel Phi, della Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane di San Giovanni Battista de la Salle, ha avviato una serie di incontri per studenti e giovani lavoratori della diocesi di Xuan Loc. “È la prima volta che organizziamo momenti di aggregazione per gli immigrati della zona industriale di Bein Hoa – spiega il religioso – e ci ha sorpreso la presenza di circa 500 giovani. Essi non chiedono una risposta ai problemi materiali, ma emerge una grande domanda di spiritualità nella loro vita. All’incontro hanno partecipato anche non-cattolici”.
 
Uno studente del gruppo spiega ad AsiaNews di volere “più tempo per leggere la Bibbia e momenti di preghiera comune”. “Abbiamo bisogno – aggiunge – di una vita spirituale e di professare la nostra fede in Dio”. Un secondo giovane denuncia che “le discriminazioni sono ancora all’ordine del giorno”. Dung, originario della diocesi di Than Hoa, precisa che i migranti “sono alla ricerca di un lavoro. Non rubo, non chiedo la carità, ma molte persone mi guardano con ostilità”.
 
Dal 1987 la diocesi di Xuan Loc è uno dei centri maggiormente interessati dal fenomeno della migrazione interna. Per rispondere alle cure pastorali, promuovere iniziative caritative e sostenere i poveri, i cattolici hanno intrapreso una speciale opera missionaria. Dall’agosto al dicembre 2009 padre Nguyen Van Uy, direttore della Caritas locale, ha tenuto cinque corsi di formazione per 81 fra insegnanti e catechisti, che lavorano in più di 200 parrocchie. Nel 2009 si sono celebrati 1.114 battesimi.
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