Chiesa thai: rafforzare i legami tra i tribali delle montagne
di Weena Kowitwanij
È il tema di un recente incontro promosso dalla Conferenza episcopale, che mira ad educare i tribali ai loro diritti e doveri per renderli più “autonomi”. Ma i tribali possono essere anche un esempio per il resto della società, come nella tutela delle risorse naturali.
Bangkok (AsiaNews) – Rafforzare l’unione tra le comunità etniche in Thailandia, educarle sulle leggi dello Stato che le riguardano e allo stesso tempo imparare da loro il rispetto per il territorio. Sono alcuni dei punti sviluppati nell’annuale incontro organizzato dalla Commissione per i gruppi etnici della Conferenza episcopale thailandese (Cbct), svoltosi nel distretto di Mae Sod, provincia di Tak.
Il tema dell’incontro – spiegano alcuni organizzatori – varia di anno in anno. Per questa edizione è stato scelto: “Rafforzare la vita all’interno della società thai attraverso gli intellettuali”. All’appuntamento hanno partecipato 80 rappresentanti di 6 differenti tribù.
P. Augustine Prasit Ruchirat, segretario generale della Commissione episcopale per i gruppi etnici, ricorda che “la Cbct svolge questo tipo di iniziativa da 10 anni, lo scopo è creare una rete tra le varie tribù perché la comunità si rafforzi e sia in grado di stare in piedi da sola”. “Su richiesta dei partecipanti - continua il sacerdote - si è parlato della politica di Bangkok sulla legge per la proprietà terriera per i tribali privi di carta di identità”.
Sono intervenuti anche funzionari governativi che hanno invitato i tribali a “realizzare il valore delle foreste in cui vivono e ad aiutare le istituzioni a proteggere le risorse naturali della zona”. Un noto intellettuale di etnia karen, Prut Odochau, suggerisce, però, non solo di educare, ma anche di imparare dalle popolazioni tribali. “La comunità tribale ha leggi e ordini che bisogna seguire e che aiutano a conservare il patrimonio naturale del Paese”. E fa un esempio: “Quando nasce un bambino la famiglia sceglie un albero molto sano e bello dove appendere il cordone ombelicale del neonato, e quell’albero non può essere tagliato da nessuno. Questo aiuta a conservare la giungla”.
Secondo dati ufficiali del 2005, vi sono 6 gruppi etnici principali in Thailandia, che vivono sulle colline del nord: karen, hmong, lahu, mien, akha e lisu. Si tratta di comunità seminomadi che in tutto contano 923.257 persone. È gente arrivata dal Tibet, Myanmar e Cina, in fuga da guerre e persecuzione politica.
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