Chiesa sudcoreana: clonazione, "sfruttamento della vita umana"
La Chiesa spinge i fedeli di tutte le religioni a difendere l'embrione.
Seoul (AsiaNews) La Chiesa cattolica della Corea del Sud condanna la clonazione come "sfruttamento della vita umana" e "l'interesse mondiale per le scoperte del prof. Hwang che non mette in luce i problemi correlati alla sua ricerca".
P. Francis Xavier Ahn Myong-ok, presidente del Comitato per la Bioetica sezione del Comitato per la Dottrina della Fede della Conferenza episcopale coreana ha detto: "E' molto triste essere testimoni di questa situazione, in cui la tecnologia scientifica sfrutta la vita umana senza alcun riguardo per il senso morale".
"E' triste inoltre aggiunge vedere che i media puntano l'attenzione solo sulla scoperta del prof. Hwang Woo-seok, ma non hanno alcuna intenzione di mettere in luce i problemi potenziali correlati alla sua scoperta". "Agli inizi di settembre 2005 conclude - il Comitato per la Bioetica organizzerà un incontro in cui si parlerà di questa presunta Legge bioetica, che ora è sfidata dalla petizione per un emendamento costituzionale, proposta dal nostro Comitato. Continueremo a lavorare per dare una soluzione a questo problema".
Il governo di Seoul ha approvato nel 2004, dopo anni di dibattiti, una Bioethics and Safety Law, la prima normativa che regola la ricerca scientifica e le questioni bioetiche nel Paese: la legge è entrata in vigore il 1 gennaio 2005. In particolare l'articolo 22 della legge - pur proibendo in linea di principio la clonazione umana - permette la clonazione cosiddetta "terapeutica".
P. Paul Lee Chang-young, membro del Comitato, dice: "E' assolutamente assurdo distinguere la clonazione embrionale dalla clonazione di esseri umani". P. Lee ha aggiunto inoltre che proverà "a proteggere l'embrione insieme ai fedeli di altre religioni".
Il prof. Maeng Gwang-ho, dell'Università cattolica della Corea del Sud, ha aggiunto: "La società plaude alla scoperta del dr. Hwang, ma non fa alcun riferimento alla possibilità che questa conduca alla clonazione di esseri umani". Il professore ha spiegato poi che questo è il problema di una società in cui molte persone hanno interesse per la ricerca sulle cellule staminali embrionali "apparentemente" senza conoscere i tempi necessari all'applicazione clinica e senza alcun interesse per la ricerca scientifica di base.