23/03/2006, 00.00
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Chiesa e islam, vescovi emeriti e lefebvriani i temi dell'incontro tra il Papa e i cardinali

Alla vigilia del concistoro per la nomina di 15 nuovi porporati, la riunione ha affrontato i temi che il Papa ha giudicato di attuale maggiore rilevanza.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Il dialogo tra Chiesa ed Islam, la condizione dei Vescovi emeriti e  la questione dei lefebvriani. Sono state queste, su indicazione di Benedetto XVI, i problemi che il Papa ha affrontato oggi nell'incontro con il collegio cardinalizio, svoltosi nell'Aula del Sinodo in Vaticano, alla vigilia del Concistoro ordinario pubblico di domani, nel quale creerà 15 nuovi cardinali.

Nel darne notizia, il Vaticano non ha fornito informazioni sui contenuti di numerosi interventi (20 solo sulla questione Lefebvre e la riforma liturgica) e gli stessi partecipanti all'incontro, avvicinati dai giornalisti, hanno sottolineato il clima fattivo e di fraternità, ma si sono rifiutati di entrare nei particolari.

Nel resoconto vaticano, Benedetto XVI, nel suo intervento, ha "ricordato il tempo liturgico quaresimale, giunto ormai a metà del cammino, e l'odierna memoria di San Turibio de Mongrovejo, modello di pastore totalmente dedito al servizio del Vangelo. Successivamente, introducendo l'incontro, ha espresso il desiderio che esso, pur aperto anche ad eventuali altri temi, fosse consacrato anzitutto ad alcuni argomenti quanto mai attuali. In primo luogo gli interrogativi sempre più sentiti circa la condizione dei Vescovi emeriti; poi la questione sollevata da Mons. Lefebvre e la riforma liturgica voluta dal Concilio Vaticano II; infine le questioni connesse con il dialogo tra la Chiesa e l'Islam".

La riunione si era aperta con un indirizzo di saluto del cardinale Angelo Sodano, nel suo ruolo di decano del collegio cardinalizio, il quale ha sottolineato l'importanza che, convocandolo, Benedetto XVI attribuisce al collegio cardinalizio. "La convocazione del presente Concistoro – le sue parole - rivela a tutti quanta importanza Vostra Santità attribuisca ai voti del nostro Collegio Cardinalizio. È vero che, dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II, è sorto un altro organismo consultivo, il "Synodus Episcoporum". Si tratta però di due istituzioni complementari che concorrono in armonia di intenti ad aiutare il Sommo Pontefice nella sua sollecitudine pastorale per tutta la Santa Chiesa di Dio".

 

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