Chiesa cattolica: una petizione per fermare la pena di morte in Corea
La Commissione episcopale per l'abolizione della pena di morte ha raccolto oltre 110 mila firme per fermare le esecuzioni in Corea. "E' questo il primo passo verso un mondo in cui si possa vivere tutti meglio".
Seoul (AsiaNews/Cbck) La Commissione episcopale per l'abolizione della pena di morte ha annunciato di voler presentare al governo una petizione che chiede l'abrogazione della pena capitale nel Paese.
La campagna contro la pena di morte è stata lanciata dalla Commissione il 4 dicembre 2005 - "La domenica dei diritti umani" ed ha raccolto fino ad ora oltre 110 mila firme: fra i firmatari vi sono il cardinale eletto Nicholas Cheong Jin-suk, arcivescovo di Seoul, tutti i presuli coreani e molti fedeli cattolici.
Nel comunicato stampa che annuncia la presentazione della petizione intitolato "Ispiriamo in questa terra il rispetto per la vita" la Commissione sostiene che "è uno solo colui che commette il crimine, ma è l'intera società che è responsabile per le motivazioni". "L'abolizione della pena di morte si legge ancora è il primo passo verso un mondo in cui si possa vivere tutti meglio, insieme. La pena capitale deve essere sostituita dall'ergastolo".
Nel corso della sua omelia durante la Messa per l'abolizione, mons. Bonifacio Choi Ki-san, vescovo di Suwon, ha sottolineato che "nessuno ha il diritto di privare un uomo della sua vita, perché essa è un dono che appartiene solo a Dio". Il presule ha chiesto a tutti i fedeli "di pregare per la fine di questo fenomeno" e fare diventare così la Corea "una nazione sviluppata nel campo dei diritti umani, dove il dono di Dio venga riconosciuto come prezioso".
La Commissione ha annunciato che continuerà a tenere incontri pubblici per accrescere la consapevolezza di tutta la società su questo problema e cercherà di coinvolgere "il più possibile" i deputati del Paese nella lotta alla pena di morte.