Chiesa cattolica e governo uniti per combattere la pedo-pornografia
Manila (AsiaNews) – Il governo filippino chiede aiuto alla Chiesa cattolica nella lotta contro la pornografia minorile: l’Optical Media Board (OMB), ente governativo creato in seguito alla legge sui media e la loro regolamentazione promulgata nel 2003, ha chiesto l’intervento dei cattolici per frenare la piaga della pedo-pornografia, della diffusione di film o videogiochi violenti e la continua crescita di reati a sfondo sessuale, molti dei quali si consumano proprio all’interno dell’ambiente domestico.
Ieri a Manila si è tenuto un incontro a due fra Eduardo Manzano, presidente dell’OMB e il portavoce della conferenza episcopale filippina (CBCP), mons. Pedro Quintorio III: la Chiesa ha ribadito “il pieno appoggio nella lotta contro la pornografia e la pirateria”, altra questione di interesse per il Paese. Recenti ispezioni di membri dell’OMB in 5 centri commerciali di Manila hanno portato al sequestro di diverso materiale contraffatto: in particolare dvd, cd musicali, videogiochi delle principali marche, software per pc, mp3 e materiale a carattere pornografico per un valore complessivo di 1milione 650 mila pesos (36mila dollari). Il 22 luglio una retata in un centro commerciale di Mandaluyong – uno dei municipi del distretto di Manila – ha permesso il ritrovamento di 50 sacchi, contenenti 15mila pezzi, di materiale audiovisivo pornografico contraffatto (la cui vendita, tra l’altro, è vietato per legge).
Il giro di vite degli ultimi giorni si inserisce in un quadro più ampio di lotta contro “il vizio e l’immoralità, dilagante in particolare fra i giovani”: Alfredo Lim, sindaco di Manila, ha di recente proibito l’uso di videogiochi durante le lezioni, oltre al divieto di accesso in sale giochi limitrofe a scuole, college e università, mentre cresce l’allarme fra i più piccoli perché “già dall’età di 5 anni dimostrano troppa familiarità e dimestichezza con il sesso e l’atto sessuale”. Sotto accusa anche siti web e riviste pornografiche, programmi tv che mostrano donne in abiti “fin troppo lascivi”, film e fumetti hard.
Dati statistici relativi al 2006 mostrano la gravità del problema: 1699 i casi di stupro a danni di bambini (193 dei quali consumati fra le mura domestiche e incestuosi), 118 i tentativi di violenza e 591 i casi di atti di libidine. Dati leggermente inferiori a quelli dell’anno precedente, ma che destano sempre motivo di preoccupazione. Così come desta preoccupazione la violenza minorile: tra gennaio e settembre del 2006 circa 150 casi di violenza sessuale hanno visto come “protagonisti” dei minori, 12 i casi di tentata violenza.