Chen Guangcheng verso gli Usa, la sua famiglia torturata
Pechino (AsiaNews) - Il dissidente cieco Chen Guangcheng ha dichiarato che lui e la sua famiglia dovrebbero avere fra 15 giorni i passaporti che gli permetteranno di lasciare la Cina per gli Usa: "Alcuni responsabili sono venuti ieri e abbiamo compilato i moduli per i passaporti per me, mia moglie e i miei figli", ha detto Chen dall'ospedale di Pechino in cui si trova da diversi giorni. "Ci hanno detto che i documenti dovrebbero essere pronti entro 15 giorni".
Fuggito dagli arresti domiciliari nel suo villaggio natale dello Shandong, Chen è noto in tutto il mondo per le sue battaglie contro gli aborti forzati e gli espropri illegali delle terre. Dopo la fuga si è rifugiato nell'ambasciata americana a Pechino dove è rimasto 6 giorni. Convinto a uscire con diverse rassicurazioni sia da parte americana che cinese, è di fatto in stato di arresto in un ospedale nella capitale.
Nel frattempo, però, il regime cinese continua a portare avanti la propria vendetta contro la famiglia del dissidente. Chen Guangfu, fratello maggiore di Guangcheng, è stato torturato e picchiato a fine aprile, dopo la fuga dell'attivista cieco dagli arresti domiciliari. Secondo il Chinese Human Rights Defender, che cita fonti anonime, i funzionari locali dello Shandong hanno picchiato Chen Guangfu sulle mani con una cintura di cuoio, lo hanno colpito alle costole e calpestato con forza i suoi piedi durante un interrogatorio durato diverse ore.
Guangfu è stato poi costretto a lasciare il suo villaggio e non ha finora riacquistato la sensibilità della mano sinistra e del piede destro. Anche il figlio di Chen Guanfu, Chen Kegui, e sua moglie sono stati picchiati. Chen Kegui è stato poi arrestato con l'accusa di tentato omicidio per aver colpito con un coltello alcuni funzionari che avevano fatto irruzione nella sua casa. Ieri un avvocato, Si Weijiang, aveva fatto sapere che sta cercando di ottenere autorizzazione da parte delle autorità per poter andare a fare visita a Chen Kegui in carcere. Finora nessun legale è riuscito a incontrare il nipote di Chen Guangcheng detenuto.