Centro palestinese per i diritti umani accusa Hamas di aver torturato attivisti di Fatah
Le violenze sarebbero state inflitte agli uomini arrestati in relazione ad un attentato compiuto il 25 luglio. Il movimento islamico definisce “ingiuste e squilibrate” le accuse.
Gaza (AsiaNews/agenzie) – Maltrattamennti e torture sarebbero stati inflitti dalla polizia di Hamas a centinaia di attivisti di Fatah, arrestati due settimane fa. L’accusa viene dal Palestinian Centre for Human Rights (PCHR), con sede nella Striscia di Gaza, che ha anche denunciato il rifiuto oppposto dai fondamentalisti alla richiesta di far visitare i prigionieri da un avvocato.
Hamas, che ha scarcerato 150 prigionieri di Fatah, ma ne tiene in galera ancora 120, atttraverso un suo portavoce, Sami Abu Zuhri ha definito “ingiuste e squilibrate” le accuse del PCHR, in quanto non tengono conto degli arresti di suoi militanti, compiuti per rappresaglia in Cisgiordania dagli uomini di Fatah.
La cattura in massa di seguaci di Fatah nella Striscia, controllata da Hamas, è stata motivata con l’accusa di coinvolgimento nell’attentato che il 25 luglio è costato la vita a cinque membri delle Brigate Ezzedin Kassam e ad una bambina. Circa 180 attivisti del movimento fedele al presidente Mahmoud Abbas, in seguito agli scontri hanno trovato rifugio in Israele, che poi ha permesso loro di rifugiarsi in Cisgiordania.
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