Caucaso del Nord: la popolazione si arma contro gli estremisti
I militanti islamici hanno risposto tramite il sito web Kavkaz Center, che le “Aquile nere” non sono altro che agenti federali che vogliono terrorizzare i “mujaheddin”. Per gli esperti si tratta di un’ipotesi da scartare: “All’Fsb (servizi segreti) non piace creare organizzazioni informali” ha spiegato Andrei Soldatov. Di certo, però, la milizia civile è convinta di avere l’appoggio delle autorità. Il mese scorso il capo della Cabardino-Balcaria, Arsen Kanokov, aveva proposto proprio la formazione di una milizia armata per rendere la repubblica più sicura.
Intanto dal sedicente emiro del Caucaso del Nord, Doku Umarov, è arrivato il 3 marzo un nuovo appello al jihad in tutta la Russia. Le violenze nella regione sono in aumento. Secondo il sito Kavkazsky Uzel (nodo caucasico), in Cabardino-Balcaria ci sono state 41 esplosioni e un attentato kamikaze nel 2010, rispetto alle 12 esplosioni e nessun kamikaze del 2009. Il vicino Dagestan ha subito 112 esplosioni e sei kamikaze sempre l’anno scorso, in aumento dai “solo” 69 attacchi del 2009. In Cecenia il numero di attacchi dinamitardi è calato da 62 a 39 ma si sono verificati quattro attentati suicidi rispetto all’anno precedente, quando non ve ne era stato neppure uno.
13/12/2021 08:56