Cattolici del Nepal contro l’influenza delle caste
di Kalpit Parajuli
Tre giorni di incontri sull’evangelizzazione a Godavari. Mons. Menamparampil, arcivescovo di Guwahati in India, denuncia l’espandersi nella regione della cultura delle caste. E ai cattolici nepalesi dice: aiutate le minoranze “a preservare il loro ethos egualitario”.
Kathmandu (AsiaNews) - I cattolici del Nepal lanciano la missione verso l’ovest del Paese. Al termine dei tre giorni di seminari dedicati all’evangelizzazione, presso il St. Vianney Postoral Center di Godavari, 15 chilometri a sud-ovest di Kathmandu, sacerdoti, religiosi e laici hanno raccolto l’invito di mons. Anthony Sharma, vicario apostolico del Nepal: “Dobbiamo portare il nostro slancio missionario nell’ovest del Paese perché anche lì si compiano i progressi avvenuti nell’est”.
Tra gli interventi principali dei tre giorni di lavoro, dal 1° al 3 aprile, quello di mons. Thomas Menamparampil, arcivescovo di Guwahati e responsabile dell’ufficio per l’evangelizzazione della Conferenza episcopale indiana.
Mons. Menamparampil è stato scelto da Benedetto XVI per stilare le meditazioni per la Via Crucis di quest’anno al Colosseo. Nel suo intervento il presule ha sottolineato la sempre maggiore invadenza nelle regioni dell’Asia del sud della cosiddetta “zafferanizzazione” che comprende la suddivisione della società in caste secondo la cultura brahmina. Mons. Menamparampil ha rilevato come questo fenomeno insidi la tradizione di diverse minoranza della regione: “Buddisti, jainisti, fedeli di Ashoka e altri credenti delle comunità tribali che popolano la regione sub-himalayana sono determinati a preservare il loro ethos egualitario dalle pressioni del brahminismo”.
“Per poter salvaguardare la loro cultura e tradizione”, afferma il vescovo indiano, “comunità deboli e popolazioni rurali stanno cercando un leader come Mosè che li aiuti a ridefinire la loro identità nella nuova situazione”. Per mons. Menamparampil, il compito di aiutare queste comunità nel “nuovo esodo attraverso il Mar Rosso” è affidato ai cristiani anche quando essi rappresentano una piccola minoranza come in Nepal, dove i cattolici sono 8mila circa, immersi in una popolazione di oltre 27 milioni di abitanti di cui l’86% sono induisti, il 7% buddisti, il 3,5% musulmani.
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