21/05/2007, 00.00
RUSSIA - VATICANO
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Cattolici a Mosca ricordano il compleanno di Giovanni Paolo II

Si sono chiuse ieri le “Giornate di Giovanni Paolo II”, iniziativa di incontri e preghiere per commemorare il Papa defunto, che il 18 maggio avrebbe compiuto 87 anni. Mons. Kondrusiewicz sottolinea la coincidenza dell’evento con la riunificazione della Chiesa russo-ortodossa; dopo la firma dell’Atto di comunione canonica, dal Vaticano auspicio per un “maggiore dialogo” tra le due Chiese sorelle.
Mosca (AsiaNews) – Si sono chiuse ieri a Mosca le “Giornate di Giovanni Paolo II”, iniziativa voluta dalla Chiesa cattolica russa per commemorare il defunto Pontefice nel giorno del suo compleanno. Dal 18 al 21 maggio nella capitale si sono tenute conferenze sulla figura di Papa Wojtyla e momenti di preghiera in tutte le chiese del Paese. Ieri l’evento si è concluso con un incontro di commemorazione alla cattedrale cattolica di Mosca, alla presenza del nunzio apostolico, mons. Antonio Mennini e dell’ambasciatore polacco in Russia Jerzy Bahr.
 
All’apertura della tre giorni, l’arcivescovo della diocesi della Madre di Dio, mons. Tadeusz Kondrusiewicz, ha posto l’accento sul fatto che l’iniziativa per Giovanni Paolo II quest’anno si svolgesse nel momento in cui la Chiesa russa-ortodossa sanava ufficialmente il suo scisma, durato 80 anni. “Giovanni Paolo II – ha ricordato il presule – ha sempre avuto un grande interesse per la Russia, per come viveva il Paese e la Chiesa ortodossa e aveva preso a cuore le difficoltà esistenti”.
 
In una lettera al Patriarca di Mosca e tutte le Russie, Alessio II, Kondrusiewicz ha espresso la sua gioia per la riunificazione della Chiesa russo-ortodossa con la Chiesa all’estero, ufficializzata lo scorso 17 maggio; ha poi auspicato che “il superamento dello scisma e la riunificazione eucaristia dei cristiani ortodossi abbia un effetto pacificatore in tutta la società russa” e “incoraggi il dialogo” tra le due Chiese sorelle.
 
È lo stesso auspicio espresso in una lettera inviata oggi dal card. Walter Kasper, responsabile del dicastero per l’unità dei cristiani ad Alessio II: speriamo che l’Atto di Comunione canonica dia “impulso a relazioni più profonde con le altre Chiese nel comune desiderio di realizzare un più completa unità cristiana”.
 
 
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