Cattolici, buddisti e protestanti coreani salutano il nuovo papa
Seoul (AsiaNews) "Benedetto XVI ci guiderà verso la verità, la giustizia e l'amore". Con queste parole il card. Stephen Kim Sou-hwan ha commentato l'elezione del card. Jospeh Ratzinger al soglio pontificio. Il porporato ha detto: "La mia gratitudine di cuore va a Dio ed allo Spirito Santo per il nuovo vicario di Cristo. Prego perché il nuovo papa, Benedetto XVI, possa guidare la Chiesa con amore universale e mostri al mondo quali sono le vere necessità". "Lui ha continuato - ci guiderà alla verità, alla giustizia e all'amore per tutti, i poveri ed i reietti. Possa essere il nostro pastore ed il vicario di Cristo, e possa guidarci all'unità. Per questo ha bisogno delle nostre preghiere e del nostro sostegno".
Nel salutare il nuovo papa si sono uniti ai cattolici anche esponenti di altre confessioni religiose. Il reverendo Kang Won-ryong, pastore protestante, ha detto: "Invio le mie congratulazioni di cuore ed esprimo un sincero e profondo rispetto per il nuovo papa. Chiedo a lui di continuare a lavorare per un proficuo dialogo fra la Chiesa cattolica e le altre religioni, affinché il mondo possa superare i pericoli - mai così evidenti - che lo circondano".
Song Woljiu, ex capo dell'Ordine Jogye dei buddisti coreani, esprime le sue felicitazioni a Benedetto XVI, e chiede al papa di "impegnarsi a fondo per l'amore ed il perdono".
Le televisioni sud coreane hanno trasmesso la notizia dell'elezione di Benedetto XVI all'una di notte (ora locale). Mons. Nicholas Cheong Jin-Suk, arcivescovo di Seoul, si è subito recato alla Pbc Tv, emittente nazionale, per dare l'annuncio ufficiale al paese dell'elezione al soglio pontificio di Joseph Ratzinger. Dopo l'intervento in televisione il vescovo ha ringraziato Dio ed ha dato il benvenuto ufficiale della Chiesa sudcoreana al 264° successore di Pietro. "Il nuovo papa è il padre spirituale di 1,1 miliardi di cattolici ha continuato e di tutta l'umanità. Per svolgere questo importante compito ha bisogno del nostro aiuto. Questo significa che tutti i fedeli cristiani devono dimostrare rispetto per la vita, e impegnarsi a divenire 'luce e sale del mondo', così come il defunto Giovanni Paolo II ci ha insegnato".
Mons. Peter Park, direttore del Dipartimento comunicazione della Conferenza episcopale della Corea del Sud, ha invece parlato delle accuse rivolte al nuovo papa. "Come Prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede ha detto - certamente in alcuni casi ha dovuto tenere dei toni duri, ma solo per difendere, nella sua integrità, la morale cristiana". "Da cardinale ha continuato mons. Park è stato tollerante con le altre religioni ma soprattutto uno strenuo difensore della verità. Ha partecipato in maniera attiva a costruire e mantenere i cambiamenti derivati dal Concilio Vaticano II".
14/04/2005