Caso Hwang, donatrici di ovuli citano in giudizio i ricercatori ed il governo
Il risarcimento chiesto "è simbolico, ma serve per rendere pubblici i danni correlati a queste ricerche e deve essere inteso come un avvertimento sui problemi della bioetica".
Seoul (AsiaNews/Ci) Due delle donatrici di ovuli che hanno contribuito alla ricerca sulle cellule staminali embrionali condotta da Hwang Woo-suk, il "pioniere della clonazione" in disgrazia, hanno chiesto un risarcimento di 32 milioni di won (circa 32 mila dollari) per i danni subiti.
La richiesta è stata presentata la settimana scorsa alla Corte distrettuale di Seoul: i citati in giudizio sono il MizMedi Hospital, la struttura dove avvenivano i prelievi di ovuli, il Centro medico universitario Hanyang ed il governo.
Secondo la denuncia, l'equipe medica guidata da Hwang "non ha fornito alle donatrici le informazioni sufficienti e necessarie sull'uso finale degli ovuli e sui danni correlati alle operazioni di estrazione degli stessi". Le strutture sanitarie sono citate per "i danni fisici e psicologici subiti", mentre il governo è ritenuto responsabile in quanto "uno dei maggiori sostenitori di Hwang e quindi suo complice".
Secondo le donatrici, aiutate nella loro battaglie da 35 gruppi per i diritti delle donne, il risarcimento "è simbolico, ma serve per rendere pubblici i danni correlati a queste ricerche e deve essere inteso come un avvertimento sui problemi della bioetica". "Crediamo inoltre concludono che il nostro caso possa aiutare a prevenire il ripetersi di fatti come questo".