Caritas giapponese, nuovo programma per gli sfollati dello tsunami
“A tre mesi dello tsunami gli sfollati vivono ancora in condizioni critiche – afferma p. Daisuke Narui, Segretario generale di Caritas Giappone – noi stiamo cercando di stabilizzare le nostre attività per fornire aiuti nel lungo periodo”.
In questi mesi la Caritas si è dedicata all’organizzazione di centri di assistenza per gli sfollati e ha reclutato e formato squadre di volontari da inviare nelle zone più colpite. Dalla fine di marzo oltre 1100 persone provenienti da tutto il Giappone hanno aderito alla proposta. "Abbiamo ricevuto centinaia di migliaia di lettere da tutto il mondo con richieste di partecipazione, ma anche preghiere e donazioni per la popolazione colpita – racconta p. Narui. Gran parte di queste lettere le abbiamo donate agli sfollati per dare loro un sostegno spirituale”.
A tutt’oggi il bilancio dello tsunami avvenuto lo scorso 11 marzo è di 15mila vittime, 8mila dispersi e 370mila fra case ed edifici distrutti.