Caritas, partite le vaccinazioni per salvare i bimbi nordcoreani dall’encefalite
Seoul (AsiaNews) - La Caritas tedesca ha lanciato una campagna di vaccinazione infantile contro l'encefalite giapponese in Corea del Nord. I volontari dell'organizzazione cattolica hanno già immunizzato più di 430mila bambini, ma lo scopo è quello di arrivare a 3,2 milioni di vaccini entro la fine del 2013. Il primo gruppo coinvolto nel progetto vive nella provincia di Hwanghae meridionale, appena superato il confine che divide la penisola.
Il programma prevede un maggior impegno proprio nelle zone meridionali del Paese, dato che - secondo fonti Caritas - "coloro che vivono a nord sono meno colpiti dal virus, che si trasmette attraverso un tipo di zanzara che non sopravvive a quelle temperature". I fondi per le vaccinazioni sono arrivati grazie a contributi di privati tedeschi e sudcoreani.
L'emergenza economica, gli embarghi internazionali e le folli politiche di spesa del governo di Pyongyang hanno più volte messo a rischio la vita dei minori, che non ricevono cure e alimentazione adeguata. Per sopperire a questa situazione intervengono in maniera regolare solo le organizzazioni religiose, cristiane e buddiste, che ricevono dal governo di Seoul - e a volte dalle Nazioni Unite - il permesso di operare con le fasce più deboli della popolazione.
Oltre all'encefalite giapponese, i programmi Caritas prevedono da anni interventi massicci contro la tubercolosi, una vera e propria piaga per la popolazione nordcoreana. Fra i più attivi in quest'ambito c'è un missionario americano, p. Gerard Hammond dei Maryknoll, che oramai da più di 30 anni riesce a entrare in Corea del Nord almeno una volta l'anno per progetti umanitari.