26/02/2010, 00.00
THAILANDIA
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Carico record di avorio sequestrato a Bangkok. Era diretto in Cina

Oltre 234 zanne di elefante del valore di 2,6 milioni di euro. L’avorio cacciato in Africa era diretto in Laos, ma secondo le autorità era destinato al mercato nero cinese. Pechino è uno dei più grandi mercati mondiali dell’ avorio.

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Un carico record di oltre 2 tonnellate di avorio del valore di 2,6 milioni di euro è stato sequestrato questa notte nell’aeroporto  internazionale di Bangkok.  È quanto afferma in un rapporto la polizia thai, che considera questo come il più grande sequestro di avorio mai avvenuto nel Paese. La spedizione proveniente dagli Emirati Arabi era diretta in Laos, ma secondo le autorità era destinata al mercato cinesi. Alle autorità di frontiera la partita era stata descritta come “ricambi per cellulari”. Inoltre gli accordi  tra Thailandia e Laos prevedono la non ispezione del carico in transito.

“Di solito queste spedizioni hanno il diritto di passare senza controlli - afferma Saree Thaijongrak, direttore del centro di investigazione della dogana - ma abbiamo avuto una soffiata”. Il poliziotto aggiunge che non appena si è apprestato ad ispezionare la stiva gli uomini a bordo della aereo lo hanno trattenuto, dando conferma dell’illegalità della merce trasportata. Una volta a bordo i poliziotti hanno trovato 239 zanne appartenenti ad elefanti cacciati in Sudafrica.   

Oltre 38mila elefanti africani vengono uccisi ogni anno per il traffico illegale di zanne. La popolazione stimata si aggira intorno al milione di esemplari. 

Dal 1989 la Convenzione Onu per il commercio internazionale delle specie in pericolo (Convention on International Trade in Endangered Species - Cites) proibisce il commercio di avorio tra i Paesi. Essa consente però il traffico interno e l’avorio prodotto in Thailandia, utilizzato per l’artigianato locale, è di fatto indistinguibile da quello africano. Così i contrabbandieri utilizzano il Paese come punto di transito per i carichi diretti in Cina o nei Paesi del Sud est asiatico. A tutt’oggi la Cina è uno dei più grandi importatori di avorio. Nel 2008 l’Onu ha concesso a Pechino di commerciare con Botswana, Namibia, Sudafrica e Zimbawe  proprio per contenere il traffico illegale.     

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