Cardinal Toppo: Pratibha Patil sarebbe un buon presidente
New Delhi (AsiaNews) – Oggi i leader dei partiti che compongono la coalizione dell’Alleanza unita progressista (Upa) indicano in via ufficiale la candidatura di Pratibha Patil a presidente dell’India. Il cardinale Telesphore Toppo, presidente della Conferenza episcopale cattolica dell’India, commenta la scelta con favore, ulteriore dimostrazione del ruolo anche pubblico svolto dalle donne nel Paese.
Oggi sono state accettate le dimissioni di Pratibha Patil quale governatore del Rajasthan. La donna, 72 anni, da decenni in politica, è emersa il 14 giugno all’ultimo momento quale candidato di compromesso, dopo due giorni di accese discussioni nella coalizione di governo con veti incrociati. La sinistra ha sempre rifiutato Shivraj Patil, proposto dal Partito del Congresso e ha proposto la Pratibha Patil. Anche l’attuale presidente, APJ Abdul Kalam, ha sempre dato la sua disponibilità ad essere rieletto. L’Alleanza nazionale democratica si è finora rifiutata di sostenere la donna.
La Patil, nell’apprendere la designazione, ha commentato che “questo dimostra quanto l’India apprezzi il contributo delle donne”. Ha poi ringraziato la coalizione e il presidente del Congresso Sonia Gandhi per la fiducia. Ai giornalisti ha detto che come presidente metterebbe tra le priorità l’eliminazione delle disuguaglianze sociali. Ha anche espresso “rispetto” per il suo probabile antagonista, l’attuale vicepresidente Bhairon Singh Shekhawat.
Il card. Toppo, parlando ad AsiaNews, si “congratula, a nome della Chiesa cattolica” per la scelta e ricorda che dall’indipendenza, nel 1947, l’India ha adottato numerose leggi “per aiutare e proteggere le donne”. “Ora le donne servono nelle Forze armate, ricoprono ruoli di dirigente in ditte private, media e uffici pubblici, e sempre più ragazze vanno a scuola. Nei consigli dei villaggi un terzo dei seggi sono riservati alle donne e da anni si discute una riserva simile anche per il Parlamento. E’ triste che in alcune zone rurali le donne siano ancora trattate come persone inferiori, ma la possibilità che una donna diventi presidente della più popolosa democrazia del mondo darà grande aiuto a tutte le donne del Paese. Indira Gandhi è stata la prima donna primo ministro e ora l’India è pronta ad avere il suo primo presidente donna”.
“Pratibha Patil – osserva – è stata scelta dall’Upa, che si definisce un partito non confessionale. Come governatore del Rajasthan, si è rifiutata di adottare la legge anti-conversione”, già approvata in altri Stati da partiti non confessionali. Simili leggi sono in genere sostenute da estremisti indù ed hanno una chiara motivazione religiosa. “In questo modo – prosegue – ha dimostrato le sue credenziali laiche e la capacità a resistere a pressioni esterne. Saprà essere un buon presidente”.