20/12/2007, 00.00
FILIPPINE
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Cardinal Rosales: ridare subito la terra ai contadini di Sumilao

di Santosh Digal
Una compagnia ha preso 144 ettari di terra per costruirci. Ma gli agricoltori hanno fatto una marcia di due mesi, fino a Manila, e da settimane sono accampati davanti al palazzo della Commissione agraria. Il sostegno della Chiesa alla protesta. Ora la Arroyo ha ordinato di restituire la terra.

Manila (AsiaNews) – Pressante invito dell’arvivescovo di Manila, cardinal Gaudencio Rosales, alla San Miguel Corporation, ditta leader nel settore delle bevande analcoliche, perché dia 144 ettari di terra ai contadini di Sumilao. Intanto oggi a Manila si svolge una marcia degli agricoltori, decisi a non andare via finché non avranno ricevuto la terra. Il presidente Gloria Magapagal Arroyo ha ordinato che questi 144 ettari siano compresi nel Programma della completa riforma agraria, che vuole distribuire terra ai contadini. Iniziativa ben accolta dalla Chiesa cattolica, che sostiene e dà voce alle richieste degli agricoltori.

Sumilao (Bukidnon) è circa 830 chilometri a sudovest di Manila. Decine di contadini, tra cui 55 indigeni Higaonon, hanno compiuto in due mesi una marcia da casa loro al palazzo del presidente Arroyo a Manila. Partiti il 9 ottobre, sono arrivati all’inizio di dicembre e si sono poi accampati davanti all’ufficio per la Riforma agraria a Quezon City. Durante il cammino hanno ricevuto il sostegno di molte diocesi, che hanno dato loro cibo e riparo.

La delegazione dei contadini è accompagnata da mons. Dinualdo Gutierrez vescovo di Marbel e presidente della Commissione per l’azione sociale della Conferenza episcopale filippina, da suor Rosanne Mallillin segretaria esecutiva della Commissione e da mons. Broderick Pabillo vescovo ausiliario di Manila. Hanno incontrato la Arroyo rivendicando la loro “terra ancestrale”, ora occupata dalla San Miguel Corporation. Come risultato, il 18 dicembre la Arroyo ha ordinato che il terreno sia restituito ai contadini locali.

La ditta San Miguel aveva stipulato con il precedente governo una convenzione per realizzare varie opere, come l’Accademia per lo sviluppo di Mindanao su 24 ettari, un parco agroindustriale di 66 ettari, un’area riservata a foresta di 33 ettari e varie strutture e servizi sugli altri 20 ettari.

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