Card. Zen: “La Lettera del Papa alla Chiesa cinese, amore per la verità e per i suoi figli”
Il vescovo di Hong Kong, card. Joseph Zen Ze-kiun, auspica che la Lettera di Benedetto XVI al clero ed ai fedeli cinesi possa divenire un punto di partenza comune per un dialogo diretto fra la Chiesa locale ed il governo di Pechino. Sottolineato il tono religioso e non politico del testo.
Hong Kong (AsiaNews) – La Lettera di Benedetto XVI ai vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi ed ai fedeli di Cina rappresenta “un preciso bilanciamento raggiunto dal Santo Padre fra la sua passione per la verità e l’amore per i suoi figli” e dovrebbe divenire “un punto di partenza comune per un dialogo comune fra il clero ed i leader politici cinesi.
Sono queste le “impressioni e le speranze” espresse dal vescovo di Hong Kong, card. Joseph Zen, dopo aver letto il testo pubblicato ieri dalla Santa Sede ed indirizzato alla Chiesa cinese. Nel suo commento alla Lettera, il porporato sottolinea come essa abbia un tono “religioso e non politico” ed auspica che Pechino “voglia leggerla da questa prospettiva”.
Riportiamo di seguito il testo completo (traduzione italiana a cura di AsiaNews):
La tanto attesa lettera del Santo Padre ha finalmente visto la luce del giorno. Sua Santità Benedetto XVI ha indirizzato una lettera ai vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi ed ai fedeli di Cina, così come aveva promesso lo scorso gennaio.
Di fatto, è una storica “prima” che il Papa scriva una lettera alla comunità cattolica di un Paese in particolare. Il motivo, come è ovvio, è che quella comunità ha vissuto così tante tribolazioni negli scorsi decenni che il Santo Padre ha voluto mostrare un’attenzione particolare per questi suoi figli, ed ha inoltre voluto dare loro alcune linee guida in questo momento cruciale, così che possano afffrancarsi dalle loro sfortunate e difficili situazioni.
All’inizio di giugno, il Segretario di Stato vaticano ha annunciato che “la lettera del Papa è stata finalmente approvata”, uno strano modo di dire: la lettera del Papa “è stata approvata dal Papa?”. Il fatto è che, probabilmente, una volta steso il testo questo è passato attraverso alcuni controlli o anche correzioni, così come avviene di norma in Vaticano. Ovviamente, la lettera finale è del Papa, e porta la sua firma.
Dopo una rapida visione di questa lettera, abbastanza lunga, voglio condividere un’impressione e due speranze. L’impressione è che ammiro il preciso bilanciamento raggiunto dal Santo Padre fra la sua passione per la verità e l’amore per i suoi figli. Solo un noto teologo ed un tenero padre avrebbero potuto soddisfare allo stesso tempo la richiesta di verità e l’amore verso la popolazione. Dio sia benedetto per averci dato un tale Pontefice!
La prima speranza. L’accurata dottrina spiegata da Benedetto XVI non è null’altro se non i più tradizionali ed universalmente accettati principi cattolici, che appartengono alla sfera religiosa e non hanno motivazioni politiche nascoste, o ancor meno l’intenzione di voler attaccare qualcuno. Spero che i leader del nostro Paese vorranno leggere la lettera del Papa da questa prospettiva, e capire di conseguenza la vera e immutabile natura della Chiesa cattolica.
La seconda speranza. La voce dei nostri vescovi e sacerdoti in Cina viene spesso bloccata perchè non raggiunga i nostri leader politici; ora che questi hanno in mano la lettera papale, il nostro clero potrà anche riferirsi ad essa in maniera diretta come ad un punto comune di partenza per un dialogo.
Il Papa insiste sul fatto che i vescovi sono i leader della Chiesa, mai separati dal Romano Pontefice. La mia speranza è che i nostri vescovi e sacerdoti rimangano in unione con il Santo Padre. Lasciate che la nostra Chiesa di Cina sia veramente una Chiesa cattolica riconosciuta e rispettata dal resto del mondo, e lasciate che essa porti onore e gloria alla nostra nazione nell’ambito della Chiesa universale.
Vedi anche
Card. Zen: “La Lettera del Papa non nasconde politica, speranza per le reazioni di Pechino”
04/07/2007
04/07/2007