Card. Zen: Giornata di preghiera, il conforto della Chiesa universale per i cattolici cinesi perseguitati
Parigi (AsiaNews/Eda) - La Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina, che si celebra domani 24 maggio, è un « conforto » per le comunità cattoliche cinesi ancora oggi perseguitate da un regime che vuole dominarle. La Giornata è anche espressione della cura e della «inquietudine» del papa per la Chiesa in Cina. Così il card. Joseph Zen, vescovo emerito di Hong Kong, spiega il valore della Giornata voluta da Benedetto XVI, in contemporanea con la festa della Madonna di Sheshan, il santuario nazionale cinese, a poche decine di chilometri da Shanghai. Il card. Zen si trova in Francia per partecipare alla « Notte dei testimoni », un incontro preparato a cura di « Aiuto alla Chiesa che soffre ». L'intervista, pubblicata sul sito di Eglises d'Asie, si diffonde anche alcune valutazioni riguardo il lavoro della Commissione vaticana per la Chiesa in Cina e sulla situazione della Chiesa cinese, segnata dal « disordine » creato dal governo di Pechino soprattutto con le ordinazioni episcopali illecite. Pubblichiamo qui alcuni stralci dell'intervista. Il testo completo (con nostra traduzione dal francese) sarà pubblicato sul mensile AsiaNews di giugno-luglio.
Il 24 maggio, il papa Benedetto XVI chiama i cattolici del mondo intero a unire le loro preghiere a quelle di tutti i cattolici della Cina. Ci può dire il significato che riveste questo appello sul piano spirituale, ecclesiale e politico ?
Il Santo Padre crede in profondità al potere della preghiera. Di recente, il 18 aprile, durante l'udienza generale del mercoledì in piazza san Pietro, Benedetto XVI ha parlato della preghiera facendo riferimento alla Chiesa primitiva. Ha citato il passo degli Atti degli apostoli dove Pietro e Giovanni sono stati arrestati per aver compiuto un miracolo e poi sono stati rilasciati. Il Santo Padre ha ricordato che i membri della Chiesa primitiva non si sono messi a discutere fra loro su cosa si doveva fare, sulle manovre da attuare, la maniera in cui affrontare quella che dobbiamo definire una persecuzione ; essi si sono messi a pregare insieme, per essere capaci di rendere testimonianza alla verità. Pregare per avere il coraggio di dire la verità e di testimoniare la resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo. Riferendosi agli Atti degli apostoli, il papa indica il posto che egli dà alla preghiera e invita tutti noi a fare lo stesso.
Questo riferimento alla Chiesa primitiva perseguitata si può applicare alla Chiesa cattolica in Cina oggi ?
Certo, è più che evidente. Anzi, la persecuzione si fa sempre più reale e concreta. Su questo punto non vi è alcun miglioramento da parte del governo. Essi ricorrono a metodi ancora più pericolosi, quanto abili, perchè non si fermano a minacciare le persone, ma li inducono in tentazione. Essi non vogliono fare dei martiri, vogliono produrre dei rinnegati. Per la Chiesa è dunque molto peggio. Essi hanno i mezzi per tentate le persone, buone, timide o deboli, e di ridurli all'obbedienza. Questi mezzi sono il denaro, ma anche il prestigio, gli onori o una posizione nella società. Di fronte a ciò, il Santo Padre ha istituito la Giornata di preghiera del 24 maggio : è un fatto unico e nuovo che dice bene a che punto è la cura di Benedetto XVI per la Chiesa in Cina.... Il Santo Padre è inquieto per la Chiesa in Cina, della quale dispone di informazioni molto dettagliate.....
Da un punto di vista politico, qual è il preciso significato della Giornata di preghiera del 24 maggio ?
Per i cristiani, sapere che la Chiesa universale prega per loro in quel giorno è qualcosa di estremamente importante. É un potente conforto. In più, il 24 maggio è il giorno in cui si celebra la memoria liturgica della Vergine Maria, aiuto dei cristiani. In Cina ci sono diversi santuari mariani, ma il più celebre è quello si Shanghai a Sheshan. A Shanghai, rispetto al resto della Cina, si respira un'aria di maggiore libertà. Shanghai ha un posto particolare nella [storia della] Chiesa cinese. É il luogo in cui si è tenuto il primo sinodo della Chiesa in Cina, nel 1924, ed è a Sheshan che il nunzio di allora, mons. Costantini, ha condotto i vescovi per consacrare la Chies acines ealla Vergine Maria, aiuto dei cristiani. Qui si onora la Vergine Maria che difende i cattolici e il papa dai pericoli che li sovrastano. La Vergine è stata invocata a Lepanto, o a Vienna, assediata dai musulmani. La Vergine è stata invocata quando Napoleone ha fatto prigioniero il papa. E a Sheshan si invoca la Vergine che difende i cristiani.
Nel 2007, quando Benedetto XVI ha pubblicato la sua Lettera ai cattolici della Cina, la reazione del governo cinese è stata negativa. Pechino non voleva che la Santa Sede insinuasse [l'idea ] che la Chiesa di Cina è perseguitata dalle autorità civili. Ad esempio, dopo la pubblicazione della lettera papale, a Hong Kong abbiamo voluto organizzare un pellegrinaggio a Shanghai. Ma le autorità cinesi non ci hanno autorizzato a farlo. Da allora, durante tutto il mese di maggio, ai gruppi che non sono di Shanghai sono proibiti tutti i pellegrinaggi a Sheshan. Ciò significa che il governo è molto scontento che si dica che la Chiesa in Cina è perseguitata.
24/05/2016 12:20