Card. Sfeir: urgente il rinnovamento nella Chiesa maronita
Beirut (AsiaNews) La Chiesa maronita ha bisogno di un "rinnovamento" a tutti i livelli: spirituale, liturgico, disciplinare e religioso. È l'urgenza espressa dal card. Nassrallah Sfeir, patriarca maronita, ai partecipanti dell'ultima sessione del Sinodo patriarcale che si chiude oggi, dopo 2 settimane di lavori. Questa mattina il cardinale ha presieduto la messa celebrata nel convento di Nostra Signora della montagna (nord Beirut). La funzione ha aperto la terza e ultima, fase del Sinodo; erano presenti 40 vescovi maroniti provenienti dal Libano e dai Paesi della diaspora; 4 superiori generali degli ordini religiosi maroniti e 8 delle congregazioni femminili.
Nella sua omelia il patriarca ha sottolineato l'importanza di questa fase sinodale, indicando l'urgenza di prendere delle decisioni "profetiche" in un mondo turbato.
Già dalle 2 sessioni precedenti era emersa la necessità, dopo secoli, di uno studio approfondito dello stato della Chiesa maronita e l'invito a tutti i partecipanti ad un vero e sincero esame di coscienza; questo Sinodo segue di 190 anni l'ultimo, svoltosi a Louaizé nel 1818.
Quanto al necessario rinnovamento della Chiesa, il card. Sfeir ha invitato i padri sinodali a prendere le misure necessarie per una nuova rinascita della Chiesa maronita, alla luce dei recenti sviluppi della scena politica internazionale e libanese. Un pensiero è andato anche ai giovani: il patriarca li ha esortati a non lasciare il loro Paese d'origine, invitando le autorità ad offrire le occasioni adatte per migliorare le condizioni di vita e contenere l'emigrazione verso i paesi della diaspora.
I lavori del Sinodo verranno pubblicati dopo la chiusura e le sue decisioni saranno sottoposte all'approvazione della Sede Apostolica.
La Chiesa maronita conta più di 10 milioni di fedeli divisi in 30 diocesi sparse in tutto il mondo; i sacerdoti sono più di 2 mila, 1.500 i religiosi e più di 3 mila le religiose.
26/09/2018 14:32
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