Card. Rosales ammirato dalla testimonianza dei migranti filippini
Dopo un mese di visite in Canada e Stati Uniti l'arcivescovo di Manila racconta la "forte fede" dei lavoratori all'estero e invita i filippini in patria a nutrire la speranza, valorizzando ciò che di "bello e vero" il Paese possiede.
Manila (AsiaNews) "Nuova gente di Dio in diaspora", che testimonia e condivide la sua fede attraverso il lavoro in altri Paesi. Così il card. Gaudencio Rosales, arcivescovo di Manila, descrive gli 8 milioni di migranti filippini sparsi per il mondo. Dopo un mese di visite negli Stati Uniti e in Canada il cardinale, di ritorno nelle Filippine, ha espresso la sua profonda ammirazione per gli emigrati di cui ha avuto modo di ammirare la "forte fede".
Oltre che per la grande fede - nota il porporato - i filippini all'estero sono molto ammirati per la loro capacità di perdonare, aiutare e per il loro calore umano. Rivolgendosi poi ai fedeli in patria il cardinale ha invitato a vedere "gli aspetti positivi del nostro Paese". "Quando siamo attenti solo alle cose negative ha detto Rosales a quello che c'è da criticare e distruggere, gli sforzi positivi per un cambiamento sono sprecati". Egli auspica, invece, che ci sia ancora speranza per la nazione e per la sua gente: "La speranza c'è, ma la speranza è dare risalto a ciò che di bello, vero e buono abbiamo".
Il cardinale ha poi riferito del "crescente" interesse dei filippini all'estero per l'iniziativa "Fondi per i filippini" (Pondo ng Pinoy), da lui lanciata nel 2004. Ispirandosi alla cosiddetta "teologia delle briciole", l'arcidiocesi di Manila, insieme alle altre 12 province ecclesiastiche della capitale, chiede ai fedeli di mettere da parte "una briciola" quotidiana per i poveri, 5 centesimi di euro. Il denaro viene raccolto dalle parrocchie che curano la trasparenza della colletta. Le offerte sono destinate a finanziare progetti socioeconomici. Diverse comunità da Los Angeles, California, hanno promesso di raccogliere donazioni in occasione del Natale. Allo stesso tempo aumentano anche le diocesi filippine che vogliono aderire al progetto. "Spero che questo movimento ha concluso Rosales diventi presto una realtà nazionale".