Card. Ranjith: nell’Anno della Fede, le responsabilità dei cattolici dello Sri Lanka
Colombo (AsiaNews) - "L'Anno della Fede è un'opportunità per cercare a fondo quale sia, come cattolici, la nostra responsabilità verso questa società, e capire cosa fare per renderla un luogo migliore". Così il card. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, ha dichiarato aperto l'Anno della Fede, nel corso di una messa speciale celebrata nella cattedrale Kotahena. Nel corso della celebrazione, il porporato ha esortato sacerdoti, suore, religiosi e laici cattolici a "rafforzare la propria fede", presentando una serie di iniziative che andranno avanti per l'intero anno.
"La fede - ha spiegato il card. Ranjith - è un prezioso dono di Dio a noi. Essa ci conduce alla scoperta della pienezza del mistero di Dio, a noi rivelato grazie al Suo amato Figlio, Gesù Cristo. Questo stesso mistero ci invita a una nuova esistenza, in profonda comunione con il Signore attraverso Cristo, per mezzo dello Spirito Santo".
L'arcivescovo di Colombo ha poi indicato quali sfide attendono i cristiani: "Rafforzare il sacerdozio; sviluppare una coscienza cattolica nei bambini, rafforzando la loro vita spirituale; essere attenti ai bisogni delle altre comunità che vivono con noi, rispettandole e mostrando loro la nostra solidarietà; porre maggiore attenzione alla crisi della nostra società e impegnarci per estirparle, come per l'aborto; migliorare alcuni programmi già in corso, per frenare il consumo di droga e altri fenomeni, che oggi conducono i giovani a vivere in miseria".
Sulla base di queste indicazioni, scuole, istituti, parrocchie, centri e associazioni di vari livelli dovranno promuovere programmi e attività, per rendere "vivo" l'Anno della Fede. Per parte sua, ogni sabato e domenica il card. Ranjith visiterà tutte le parrocchie dell'arcidiocesi, per spiegare, discutere e chiarire gli aspetti teologici più complessi del Catechismo.