Card. Gracias: un Giubileo per ricordare la visita di Giovanni Paolo II in India
Mumbai (AsiaNews) – L’India commemora il 25mo anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II. Il giubileo sarà ricordato con una serie di eventi nell’intero Paese, tra cui la benedizione di statue di Giovanni Paolo II a New Delhi alla cattedrale del Sacro Cuore e presso la nunziatura e a Mumbai nella cattedrale del Sacro Nome. Sul significato dell'evento e sulle celebrzioni AsiaNews ha intervistato il cardinale Oswald Gracias, presidente della Conferenza episcopale cattolica indiana.
Per commemorare lo storico giubileo, Papa Benedetto ha inviato mons. Cormac Murphy-O’Connor, arcivescovo emerito di Westminster (Gran Bretagna).
“Papa Benedetto XVI – dice il card. Gracias – mostra il suo amore per l’India e per il suo predecessore Giovanni Paolo II, mandandoci un legato papale per le nostre commemorazioni della visita di Papa Wojtyla”.
“Papa Benedetto e Papa Giovanni Paolo II hanno stili differenti, ma tra loro c’è un’importante continuità di messaggio”.
“Il messaggio di Papa Giovanni Paolo II ha rilievo anche oggi e questo Giubileo è una buona occasione per rendere grazie a Dio per il Santo Padre, per il Suo pontificato e in specie per la Chiesa in India e per il messaggio e i valori che Egli ci ha portati e ha proclamato quando è venuto”.
“Papa Giovanni Paolo II è stato un profeta, ha mostrato una visione lungimirante e ha lavorato senza sosta e con fortezza per la ‘Dignità della persona umana’, che egli ha affermato in ogni settore, i diritti umani inalienabili e la libertà religiosa, la sua apertura verso altre religioni”. Egli “ha proceduto in modo inesorabile verso una ‘civiltà dell’amore’, ispirando gli altri, soprattutto i giovani, a vivere con gioia e speranza”.
“Oggi più che mai, in India è necessaria la libertà religiosa. Dobbiamo rendere la religione parte della nostra vita quotidiana, sia personale che pubblica”. “Il cardinale O’Connor presiederà un incontro interreligioso al Collegio Somaiya, a Mumbai, su ‘Declino della morale pubblica e importanza della religione nel sostenere la moralità pubblica e reintrodurre la rettitudine nella vita pubblica’ ”.
“Papa Giovanni Paolo II mi ha nominato vescovo, poi arcivescovo. Lo ho incontrato diverse volte, quando ero studente e quando ero sacerdote, mi sono sempre sentito molto vicino a Lui ed è stato per me sempre fonte di ispirazione: il modo in cui ha vissuto, il suo coraggio nella malattia”. “Durante la malattia, il Papa ha dato il meglio di sé alla Chiesa e alla società, è stato una poderosa testimonianza della sofferenza che redime”.
“Ogni volta che sono a Roma, mi inginocchio sempre a pregare sulla tomba di Papa Giovanni Paolo II…. Prego per l’India, per la Chiesa, per il nostro Paese e la nostra gente, e l’amore e la vicinanza che ho verso Lui mi fanno parlare e aiutano a diffondere la Chiesa in India”.
“Il Santo Padre ha amato l’Idia e ha più volte sottolineato la grande eredità spirituale e la tradizione dell’India. Mi ha sempre detto’Tieni vive le tradizioni dell’India’. In ogni conversazione, il Papa ha sempre mostrato grande apprezzamento e ammirazione per i valori indiani e si è preoccupato che noi non permettessimo che andassero persi”.
“Per il Giubileo, ci sarà una messa concelebrata con una breve marcia sul tema ‘Gioventù’, lo stesso tema scelto per l’incontro del Papa 25 anni fa. La commemorazione per questo Giubileo ci permetterà di tenere vivo nei cuori il messaggio di Giovanni Paolo II al mondo: ‘Aprite i vostri cuori a Cristo’”. (Nella foto: un momeno della visita di Papa Giovanni Paolo in India)