Card. Gracias: il martirio di p. Thomas ci spinge a dedicare la nostra vita a Gesù
Mumbai (AsiaNews) - "Non perdiamo la speranza. Non lasciamo che il martirio di p. Thomas sia avvenuto invano. Il suo sangue porti vigore e forza ai suoi studenti e ispiri nuove vocazioni al sacerdozio": è l'invito che il card. Oswald Gracias, presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci), lancia alla Chiesa dell'India, ancora sconvolta per il terribile omicidio del rettore del seminario di Bangalore (Karnataka), massacrato da sconosciuti nella notte di Pasqua. I funerali si terranno si terranno il prossimo 6 aprile a Ettumanoor, il suo villaggio natale, vicino Kottayam (Kerala).
Per il momento, la polizia continua a indagare sull'assassinio, di cui non si conoscono né gli autori, né il movente. Gli studenti e lo staff del seminario di Bangalore, che p. K.J. Thomas guidava da due mandati, piangono la morte del sacerdote, da tutti descritto come un "uomo umile e dal cuore buono".
Come presidente della Cbci, il card. Gracias invita tutta la Chiesa indiana a reagire "al dolore e allo sconvolgimento provocati da tremendo omicidio di p. Thomas". "Il suo assassinio - ricorda - deve essere un tributo al sacerdozio. Noi preti siamo chiamati a donare la nostra vita per la gente, a spenderci fino al punto di morire, se necessario, ed è quanto accaduto a p. Thomas".
"Nella Messa crismale - sottolinea il porporato - papa Francesco ha ricordato a noi sacerdoti di essere sempre 'pastori con l'odore delle pecore, pastori in mezzo al proprio gregge, e pescatori di uomini'. La vita di un sacerdote è precaria e trova il suo compimento solo nel servire gli altri".
"P. Thomas - aggiunge - era un rettore amato dai suoi studenti. Persino nella sua morte, egli continuerà a ispirare i seminaristi a dedicare le loro vite a Gesù. Anche nella morte, p. Thomas è un potente testimone, che proclama la morte e la resurrezione del nostro Signore".