Card. Gracias: Milioni di bambini indiani in preghiera col papa per la Siria
Mumbai (AsiaNews) - La Chiesa dell'India raccoglie l'appello di papa Francesco e il prossimo 7 settembre osserverà una giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria, nel Medio Oriente e nel mondo intero. Ad annunciarlo ad AsiaNews è il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci). Quel giorno, vigilia della Natività di Maria regina della pace, "i bambini, le bambine e tutti i giovani dell'India pregheranno per i loro fratelli e sorelle siriani", affinché "con l'intercessione della Madonna possano trovare la forza di avere fede e di non perdere la speranza". Di seguito, la riflessione completa.
Mi rivolgo a tutti i vescovi dell'India, per chiedere loro di prendere parte alla giornata di digiuno e preghiera - in solidarietà con il Santo Padre - per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero, così come nel nostro stesso Paese.
Il prossimo 7 settembre i quasi 2 milioni di cattolici dell'India saranno con papa Francesco, e la Chiesa universale pregherà e digiunerà per le sofferenze del popolo siriano. Quella gente sta attraversando una situazione di grande pericolo, che potrebbe avere conseguenze devastanti. In qualunque luogo e momento, la guerra e violenza non sono mai una risposta. La violenza genera solo violenza e tutti noi sappiamo che a fare le spese di queste catastrofi causate dall'uomo sono gli innocenti, i poveri e gli emarginati. Il dialogo è l'unica via e i negoziati di pace sono l'unica speranza per evitare una crisi umanitaria ben peggiore di quella attuale.
Anche i nostri amati milioni di bambini indiani offriranno preghiere per i bambini della Siria. Oggi è il quarto giorno di novena in preparazione alla festa per la Natività di Maria, e i nostri piccoli cattolici portano fiori e candele da offrire alla beata Vergine Maria, cantandole dolci canzoni di lode. Quest'anno, alla vigilia, canteranno speciali preghiere, rosari e inni di pace per i bambini siriani, che vivono in costante paura e incertezza e hanno perso speranza per il futuro.
Questi [bambini siriani] sono vittime innocenti, sono orfani, o hanno perso le loro case e sono costretti a cercare rifugio in altri Paesi. Questi piccoli saranno quelli che dovranno ricostruire le loro vite e il loro Paese... diamo loro l'amore e le preghiere dei bambini indiani, che invocano la Madre Maria, cantando il Magnificat. I bambini dell'India pregheranno per loro.
Per decenni, la Chiesa di Mumbai ha celebrato la Giornata della bambina. Quest'anno alla vigilia della festa pregheremo per le bambine, le donne e le madri della Siria, e per le migliaia di loro che sono state strappate dalle loro case e scuole, abbandonate con dolorosi ricordi di violenze e confusione per quello che hanno perduto.
La festa della Natività di Maria è una giornata molto speciale per la Chiesa indiana e per le persone di buona volontà. Una novena precede questa grande festa e persone di ogni casta e credo vi partecipano, pregando la Madre di tutti noi: la beata Vergine. Ogni chiesa, cappella, monastero, seminario, noviziato e istituto religioso pregherà il 7 settembre per [fermare] l'instabilità della Siria, come chiesto da papa Francesco.
In India la devozione mariana è travolgente. Maria è venerata, amata e pregata da persone di ogni generazione. Tutti cercano la protezione materna della Madonna. Tutti noi apparteniamo al corpo mistico di Cristo e la Chiesa in India soffre immensamente [dinanzi] alle gravi sofferenze dei nostri fratelli siriani. Siamo testimoni della crisi e della tragedia che si sta aprendo in Siria, ma che avrà anche disastrose conseguenze per l'umanità intera.
L'India ha un volto giovane e i nostri ragazzi [più grandi] provano dolore per le sofferenze dei loro coetanei siriani. Lì i giovani stanno perdendo le loro case, le loro famiglie e il loro futuro... I giovani cattolici indiani pregheranno per i loro fratelli in Siria, affinché possano non perdere la speranza e, attraverso la potente intercessione di Maria, possano trovare la forza di avere fede.
(Ha collaborato Nirmala Carvalho )