Card. Fumio Hamao: Apostolato del mare a favore dei pescatori dello tsunami
Il presidente del Pontificio Consiglio dei Migranti spiega l'efficace impegno delle organizzazioni cattoliche di fronte alla tragedia del maremoto.
Roma (AsiaNews) La distribuzione degli aiuti materiali e sostegno psicologico alle vittime dello tsunami nel sudest asiatico sono stati al centro dell'incontro di questa mattina tra i membri del Pontificio Consiglio dei Migranti e Itineranti e i responsabili internazionali dell'Apostolato del mare per la pesca. Il card. Fumio Hamao, presidente del Pontificio Consiglio, ha dichiarato ad AsiaNews che "per i soccorsi c'è molto denaro a disposizione e che ora si sta studiando come distribuirlo nel modo più efficace possibile". Il cardinale ha spiegato che per garantire una corretta gestione delle donazioni, queste "sono affidate alle diocesi e ai centri Caritas dei paesi colpiti". Con la Caritas internationalis, ha detto il card. Hamao - la Chiesa ha creato una "concreta rete di collaborazione"; alcuni membri dell'organizzazione cattolica sono intervenuti alla riunione odierna.
Il presidente del dicastero vaticano ha detto che nella riunione non sono emersi episodi di difficoltà negli interventi: "Il lavoro della Chiesa a favore delle vittime nelle zone colpite dallo tsunami non sta incontrando nessun tipo di ostacolo". È forte, anzi, la "collaborazione con altre comunità di religioni differenti". Il card. Hamao ha sottolineato che "l'Apostolato del mare e il Consiglio dei Migranti (in cui esso rientra) "nascono con una vocazione ecumenica e sono abituati e propensi al lavoro con persone di altre confessioni, specialmente in Asia".
L'intervento a lungo termine programmato dalla Chiesa, sarà concentrato sui pescatori, la categoria più danneggiata dal disastro (solo in Indonesia si sono perse il 60% delle imbarcazioni), ma non solo. "Importante ha detto il card. Hamao sarà offrire un sostegno psicologico soprattutto ai bambini". Come negli aiuti economici, anche in questo delicato settore l'attenzione della Chiesa sarà strutturare programmi il più possibile mirati. "Per organizzare aiuti specifici per i giovani - ha detto il cardinale - consulteremo le varie parrocchie e sentiremo i bisogni reali".
Il card. Hamao ha aggiunto che durante la riunione i partecipanti si sono soffermati sul valore positivo della "solidarietà globalizzata" di cui l'Asia è stata oggetto, ma allo stesso tempo hanno evidenziato "la necessità di ricordare i bisogni urgenti di altre paesi, tra i quali Sudan e Rwanda".
La riunione, che si chiuderà oggi nel tardo pomeriggio, segue quella dei coordinatori regionali dell'Apostolato del mare (31 gennaio 1 febbraio) giunti a Roma da tutto il mondo per l'annuale appuntamento, durante il quale si fa il punto della situazione pastorale e si programmano le attività comuni. Tra di essi i rappresentanti di India, Indonesia, Sri Lanka, Thailandia, Malaysia e Bangladesh.
L'Apostolato del mare è presente in 116 nazioni e impegna oltre 200 sacerdoti. (MA)
12/01/2005