23/06/2006, 00.00
corea del sud
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Card. Cheong: "L'ambiente vive una crisi che solo l'uomo può risolvere"

L'arcivescovo di Seoul è il primo presule coreano a scrivere sul tema. Nella sua lettera pastorale, inviti al rispetto delle specie che popolano la terra e proposte concrete che la Chiesa può attuare per risolvere la questione.

Seoul (AsiaNews) – Il problema ecologico "è una delle questioni più importanti ed urgenti dei nostri tempi, un problema del quale la reale causa scatenante e la reale soluzione siamo noi, esseri umani". Con queste parole il cardinale Nicholas Cheong Jin-suk, arcivescovo di Seoul, apre la sua lettera pastorale "all'arcidiocesi ed a tutta la comunità" sul tema dello sviluppo e del rispetto dell'ambiente.

E' la prima volta in assoluto che un vescovo coreano tratta l'argomento ecologia.  "La crisi che vive l'ambiente – scrive il porporato nella sua lettera, composta da 16 pagine – è un problema che non possiamo più sottovalutare. Fra i suoi fattori vi sono l'uso concentrato di energia fossile, le minacce contro la sopravvivenza di diverse specie animali e gli effetti collaterali all'uso di materiali di derivazione chimica nell'agricoltura".

Quest'ultimo fattore "porta con sé serie conseguenze: la distribuzione del cibo non è equilibrata, data la diversità delle coltivazioni, e diventa sempre meno. Con queste tecniche stiamo inoltre perdendo la capacità di generare da soli ciò che serve alla nostra sopravvivenza".

"La Chiesa – sottolinea il cardinale – deve dare la priorità alla pratica degli insegnamenti contenuti nel Vangelo e trasformare le nostre vite di modo che tutto ciò che usiamo sia rinnovabile e sostenibile dal pianeta". Il prelato suggerisce dunque una serie di "vie pratiche" per applicare questi principi: campi educativi per i giovani, in modo da spingerli verso l'ecologia. il consumo e la coltivazione di cibo naturale e catechesi per gli adulti, che "devono imparare e rispettare le loro responsabilità nei confronti di tutte le creature".

Il cardinale si dice poi "preoccupato" dalla situazione dell'inquinamento della zona di Kaesong, nuova "zona franca" dei rapporti con i nordcoreani. E' qui, infatti, che si sta sviluppando una fascia di cooperazione economica fra Seoul e Pyongyang, che mira a rafforzare i rapporti fra le due nazioni confinanti, per le quali il 25 giugno la Conferenza episcopale ha indetto una Giornata di preghiera per la riconciliazione e l'unità.

Nel suo messaggio per tale occasione, mons. Luca Kim Woon-hoe – presidente della Commissione episcopale per la riconciliazione del popolo coreano – ha invitato i fedeli "in questo momento di tensione internazionale" ad essere "strumento di pace tramite la riconciliazione della società, così come insegna il Signore, che ci ha incaricato di questa missione".

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