19/11/2010, 00.00
IRAQ - ITALIA
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Card. Bagnasco: Solidarietà coi cristiani perseguitati in Iraq e nel mondo

Il presidente della Cei chiede all’Italia e all’Europa di “non voltarsi dall’altra parte” perché “è in gioco la libertà religiosa che costituisce la base per qualsiasi altra forma di libertà”. Domani la Giornata di solidarietà e preghiera sarà celebrata in tutte le parrocchie d’Italia. Un pensiero per Asia Bibi.
Roma (AsiaNews) – Vicini a quanti sono oggetto di violenza”: così il card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei) spiega i motivi che hanno spinto la Chiesa italiana a promuovere per domenica 21 novembre una Giornata di solidarietà per i cristiani perseguitati in Iraq, con momenti di preghiera in tutte le parrocchie d’Italia.
 
“L’invito a pregare per i cristiani perseguitati in Iraq in tutte le chiese del nostro Paese – ha detto il card. Bagnasco ad AsiaNews - in occasione della solennità di Cristo Re, è un gesto concreto per esprimere la fede e per affermare la vicinanza a quanti sono oggetto di violenza, come è accaduto lo scorso 31 ottobre con il massacro nella cattedrale di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso”.
 
Il 31 ottobre scorso un gruppo di militanti legati ad al Qaeda hanno preso in ostaggio i fedeli della chiesa siro-cattolica di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso e hanno ucciso i due sacerdoti. Il blitz delle forze irakene per liberare gli ostaggi ha scatenato i terroristi. Almeno 55 persone hanno perso la vita e 70 sono rimaste ferite. Tra le vittime anche dieci donne ed otto bambini. Nello stesso giorno al Qaeda ha diffuso un comunicato in cui si afferma che ogni cristiano in Medio Oriente è “obbiettivo legittimo” della loro lotta.
 
In Iraq da tempo i cristiani sono nel mirino di fondamentalisti e criminali, costringendo più di metà della comunità cristiana a fuggire nel nord del Paese o all’estero.
 
La situazione esplosiva dell’Iraq richiede impegno per la sicurezza e aiuti economici, oltre che caritativi.  “L’Italia e l’Europa – ha continuato il card. Bagnasco - non possono voltarsi dall’altra parte perché è in gioco la libertà religiosa che costituisce la base per qualsiasi altra forma di libertà”.
Molti dei feriti del massacro di Baghdad sono stati portati in Italia e in Francia per cure. In Italia essi sono ospitati dal Policlinico Gemelli a Roma.
 
Il presidente della Cei ha ricordato anche il caso di Asia Bibi, la cristiana protestante condannata a morte per blasfemia in Pakistan. “Ci uniamo pure – ha detto - alla preghiera incessante del Papa per la liberazione di Asia Bibi che è una donna cristiana che testimonia dinanzi al mondo la forza inerme del Vangelo”.
 
Per la liberazione di Asia Bibi e la cancellazione o modifica della legge sulla blasfemia, fonte di molte ingiustizie nel Paese, TV2000 e AsiaNews hanno lanciato una campagna di raccolta di firme in Italia e nel mondo.
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