14/03/2007, 00.00
KAZAKISTAN
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Carcere e sequestri contro i cristiani per attività religiosa illegale

Le chiese battiste rifiutano di registrarsi e le autorità proibiscono loro di riunirsi e celebrare messa. Il pastore che continua l’attività finisce in carcere o è condannato a pagare pesanti multe.
Astana (AsiaNews/F18) – Carcere e sequestri contro la chiesa battista perché non accetta di registrarsi come chiede il governo: il 10 marzo il pastore Fauzi Gubaidullin ha finito di scontare la condanna a 3 giorni di carcere per avere guidato la chiesa battista nella meridionale città di Shymkent, nonostante non fosse registrata. Ma il battista Yuri Pfafenrot dice all’agenzia Forum 18 che “non possiamo accettare che la nostra chiesa sia chiusa”.
 
Il Kazakistan esige che tutti i gruppi religiosi siano registrati. Ma il Consiglio delle chiese battiste si rifiuta di chiedere la registrazione, che considera un’indebita ingerenza dello Stato nei suoi affari interni. Kanat Nalmaganbetov, capo del dipartimento per gli Affari interni a Shymkent, preposto al controllo delle attività religiose, insiste che “ogni organizzazione religiosa deve essere registrata. Lo vuole la legge”.
 
Pfafernrot spiega che tramite la registrazione lo Stato vuole controllare i gruppi religiosi. “I funzionari – dice – vogliono conoscere quanti siano i fedeli, chi prega e quanto denaro sia raccolto. Sono interferenze che non possiamo accettare, sono veri meccanismi di controllo”.
 
La comunità battista di Shymkent è stata bandita per 3 mesi nel 2006, ma i circa 40 fedeli hanno continuato a incontrarsi. Il 7marzo i loro leader Gubaidullin e Dengof sono stati arrestati e subito processati. I fedeli hanno protestato che la condanna contro Gubaidullin sia stata eseguita prima del giudizio di appello. Ora Pfafenrot teme che le autorità sbarrino la chiesa, che è proprietà di due fedeli e protesta che “loro [le autorità] non hanno il diritto di fare questo in un’abitazione privata [chiuderla]”.
 
Intanto nella nord occidentale Aktobe il predicatore battista Andrei Grigoryev si è rifiutato di pagare multe per 53.980 tenge (circa 430 dollari) per attività religiosa illegale. Il 27 febbraio 4 ufficiali esecutori gli hanno sequestrato l’automobile e la lavatrice per pagare le multe. Bolat Baikadamov, garante per i Diritti umani nel Paese, concorda che la legge sulla registrazione obbligatoria dei gruppi religiosi sia ingiusta e dice che “l’anno scorso è stato chiesto al governo di toglierla”, ma senza risultato.
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