Cantante turco inneggia agli assassini di don Santoro e di Dink
Eseguita da un popolare cantante, ha ispirato un video ancora più esplicito: alla frase “Smettete di suonare le campane” appare il volto del sacerdote ucciso, mentre a quelle “se qualcuno svende la nostra patria, morirà” è unita l’immagine del corpo del giornalista armeno assassinato.
Istanbul (AsiaNews) – “Smettete di suonare le campane” dice la canzone e sul video appare il volto di don Andrea Santoro, (il sacerdote ucciso nel febbraio 2005); poco più avanti, alle parole “se qualcuno svende la nostra patria, morirà” appare il corpo di Hrant Dink, il giornalista assassinato all’inizio di quest’anno.
Si intitola “Non fate alcun piano” la canzone del popolare cantante turco Ismail Turut che sta facendo scoppiare polemiche e riapre vecchie ferite. Scritta da Ozan Arif, poeta molto apprezzato dagli ultranazionalisti, la canzone ha ispirato un video apparso su YouTube e poi ritirato dal sito. Al di là delle immagini, delle quali autore e cantante dicono di non sapere nulla, la canzone parla degli autori dei due omicidi, dissimulandone i nomi con comprensibili giochi di parole. Del resto, i riferimenti sono tutti molto chiari: così, per l’assassinio di don Santoro, dopo aver detto di smetterla con le campane, aggiunge: “la gente non vuole mandar giù questo, non nella regione del mar Nero”, nella quale il sacerdote italiano fu ucciso.
Ci sono state reazioni: la famiglia Dink parla di denunciare cantante ed autore, così come la sezione turca della Human Rights Association (IHD). Sta anche nascendo una polemica sulla inattività del sistema giudiziario, in relazione all’intera vicenda del giornalista armeno assassinato. “Se non si fosse trattato di Dink – ha detto Yucel Sayman, già presidente dell’ordini degli avvocati di Istanbul – la procura si sarebbe già mossa”.
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