05/11/2012, 00.00
NEPAL
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Buddisti nepalesi: Lumbini, patria del Buddha, come Betlemme e la Mecca

di Kalpit Parajuli
I leader buddisti nepalesi chiedono alle comunità dell'Asia riconoscere l'importanza religiosa di Lumbini. Evitando speculazioni economiche, si vuole trasformare il sito in una meta di pellegrinaggi come Betlemme o la Mecca.

Kathmandu (AsiaNews) - I buddisti nepalesi vogliono trasformare  Lumbini, il luogo di nascita di Gautama Buddha, in una meta di pellegrinaggi mondiale come Betlemme e la Mecca. A tutt'oggi il sito è riconosciuto solo da una parte delle comunità buddiste asiatiche. La campagna è stata lanciata in occasione della visita di 88 personalità religiose provenienti da Sri Lanka, Malaysia, Thailandia, Taiwan e Singapore. Dal 3 al 5 novembre i leader religiosi si sono recati in pellegrinaggio ai principali luoghi dedicati al Buddha. Il viaggio serve per diffondere il messaggio di pace di Buddha nel Paese a maggioranza indù e difendere i diritti dei buddisti nella futura costituzione laica.        

Promossa dalla Charumati Buddhist Mission Nepal, la Charumati Buddha Vihar e il ramo nepalese della World Youth Buddist Monks Association, la campagna per la promozione di Lumbini  mira a contrastare gli interessi economici dei membri del Partito maoista nepalese e degli imprenditori cinesi attivi nella regione del Terai (Nepal meridionale). In collaborazione con imprenditori di Pechino e organizzazioni internazionali fra cui l'Onu e senza alcun rispetto per la religione, l'ex Primo ministro maoista Prachanda  tenta da anni di trasformare Lumbini in una meta turistica, promuovendo la costruzione di alberghi di lusso, resort e centri benessere, 

Bhikku Tapaswi Dhamma, responsabile nepalese della World Youth Buddist Monks Association, sottolinea ad AsiaNews che Lumbini"deve diventare nei prossimi anni una meta per i pellegrini buddisti di tutto il mondo". "Qui è nato il Bhudda - sottolinea - e speriamo che il sito acquisti importanza nelle nostre comunità come Betlemme fra i cristiani e la Mecca fra i musulmani". Secondo i leader religiosi, solo attraverso un ricoscimento da parte delle comunità buddiste mondiali si potranno evitare speculazioni turistiche da parte di soggetti e istituzioni che nulla hanno a che fare con la religione.

Scoperto dagli archeologi nel 1897, il sito di Lumbini è divenuto uno dei luoghi più importanti del buddismo ed è stato dichiarato dall'Unesco patrimonio dell'umanità. Ogni anno milioni di pellegrini si recano in pellegrinaggio al piccolo villaggio. A tutt'oggi la zona è circondata solo da monasteri e per rispetto non è permesso realizzare altre infrastrutture.

 

 

 

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