Brogli alle elezioni cecene: in testa il candidato filo russo
Grozny (AsiaNews/Agenzie) Alu Alkhanov, ministro degli interni del governo ceceno e candidato sostenuto dalla Russia, è in testa nei risultati provvisori delle elezioni presidenziali svoltesi ieri. Con l'84% delle schede scrutinate, Alkhanov ha il 75% dei voti.
Gravi irregolarità e brogli nello svolgimento della consultazione elettorale vengono denunciati dagli altri candidati. Abdullah Bugayev, uno dei 7 candidati, ha denunciato che in alcuni seggi sostenitori di Alkhanov ordinavano agli elettori di votare per lui. Un rappresentante di Movsur Khamidov - altro candidato alla presidenza - ha affermato che in un seggio le urne erano già piene di schede all'apertura delle operazioni di voto.
Le elezioni sono state convocate per eleggere il sostituto del presidente Akhmad Kadyrov, ucciso lo scorso maggio in un attentato rivendicato dai separatisti.
L'Organizzazione europea per la sicurezza e la cooperazione (Ocse) ha rifiutato di mandare i propri osservatori a verificare la legalità delle elezioni cecene: la presenza militare russa, sostiene l'Ocse, causa un'evidente mancanza di legalità e democrazia.
Le elezioni in Cecenia arrivano all'indomani dell'attentato terroristico, avvenuto il 24 agosto, contro 2 aerei civili russi: i morti sono stati 89. Le autorità russe affermano che si tratti di un attacco di donne cecene kamikaze. (LF)