Boston, scuola islamica cecena nel passato dei sospetti attentatori
Boston (AsiaNews/ Agenzie) - Link su Youtube a presunte pagine inneggianti al terrorismo, un certificato di frequenza di una scuola a Makhachkala, capitale del Dagestan (Cecenia) e diversi rimandi alla religione islamica, tracciano l'identikit dei fratelli Tsarnaev, principali sospettati della strage di Boston avvenuta il 14 aprile scorso, definiti dalla stampa come "musulmani devoti". Le rivelazioni hanno già fatto il giro dai media statunitensi e giungono dall'agenzia russa Interfax. In questi giorni, il network di Mosca è andato a scavare nel recente passato di Tamerlan Tsarnaev, 26 anni, ucciso ieri dalle forze di sicurezza Usa e del fratello Dzhokhar, 19 anni, catturato questa notte dalla polizia, dopo un'imponente caccia all'uomo. Il giovane, ferito, si era rifugiato in una barca a Watertown. In un comunicato alla nazione, il presidente Obama ha affermato che gli Usa non si sono fatti "terrorizzare, ma mancano ancora tante risposte".
Entrambi di origine cecena, ma nati in Kirghizistan, i due fratelli erano emigrati negli Stati Uniti nel 2003 e vivevano a Cambridge, un sobborgo di Boston. Il più anziano, Tamerlan, era un ex studente di ingegneria. Nel 2012 aveva aperto una pagina su Youtube con il suo nome. Secondo i dati dell'account in lingua russa, il giovane navigava su siti sospetti, vicini all'islam radicale. Fra i filmati trovati, diversi hanno come argomento "la conversione all'islam" e "terrorismo islamico". Dal 1999 al 2001, il ragazzo avrebbe frequentato una scuola nel Daghestan. Nella domanda di iscrizione egli avrebbe fatto riferimento alla sua devozione all'islam. Tuttavia, quest'ultima fonte è ancora da verificare.
Dzhokhar frequentava invece una facoltà di medicina in una delle università di Boston. Le caratteristiche dei due sospettati hanno scatenato i giornali che già imputano l'attentato all'estremismo islamico di matrice caucasica. Ieri sera, Ed Davis, capo della polizia di Boston ha sottolineato che Dzhokhar Tsarnaev era considerato molto pericoloso: "Pensiamo che sia un terrorista. Crediamo che questo sia un uomo che è venuto qui per uccidere".
Nonostante le dichiarazioni della polizia, in molti invitano a non giungere a conclusioni affrettate. Oggi, lo stesso John Kerry, segretario di Stato Usa, ha invitato i media a non speculare sul passato dei due fratelli e sui loro presunti e ancora non certi legami con l'islam, per evitare di sviare le indagini su piste più legate a pregiudizi ideologici che ai fatti.
Alle illazioni dei media statunitensi sul terrorismo di matrice caucasica, non si è fatta attendere la risposta di Ramzan Kadyrov, primo ministro della Cecenia, repubblica russa a maggioranza musulmana, insieme al Daghestan. Egli ha sottolineato che i sospettati avrebbero vissuto pochi anni a Makhachkala (capitale del Daghestan), mentre la loro formazione scolastica è avvenuta negli Stati Uniti". Secondo Kadyrov, "le radici del male sono da ricercare negli Stati Uniti e non altrove".
Dopo la cosiddetta "pacificazione" della Cecenia, il Daghestan è diventata la più instabile tra le repubbliche del Caucaso russo, dove dopo aver installato a Grozny il filo russo Kadyrov, Mosca continua a combattere i ribelli islamici che lottano per la creazione di un emirato. Negli ultimi anni una vera campagna di attentati è stata sferrata contro i religiosi ufficiali, come risposta alle critiche più esplicite all'islam radicale, mosse dalle moschee locali, su richiesta del Cremlino, interessato a contenere le spinte separatiste.