06/01/2004, 00.00
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Bombe sequestrate, cresce tensione a Sulawesi e nelle Molucche

Jakarta (AsiaNews) –  La popolazione di Poso (Sulawesi Centrali) è sempre più preoccupata dopo che domenica scorsa la polizia ha confiscato tre bombe artigianali, in una cernita condotta nella città. La tensione rimane alta perché si teme una ripresa delle attività terroriste.

La scorsa settimana è esplosa una bomba a basso contenuto di esplosivo, in un campo. Non vi sono state vittime, ma la bomba è esplosa proprio davanti all'ufficio del capo di Lembomawo, un sub-distretto di Poso, dove è saltata una finestra. Un altro incidente che ha inquietato la popolazione è il ritrovamento di una bomba e di alcuni fucili in una stalla, proprietà di un certo Suono, un residente del villaggio di Tabalu, distretto di Poso Pesisir.

Alcuni giorni fa il Gruppo per la Soluzione del Conflitto di Poso ha diffuso una relazione in cui si dice preoccupato per possibili violenze future. Secondo Darwis Waru, presidente del Gruppo, le tensioni nell'anno 2003 hanno causato 35 morti. Esplosioni di bombe e colpi di cecchini hanno raggiunto il numero di 19, mentre vi sono stati 16 ritrovamenti di bombe.

Le violenze nella provicnia delle Sulawesi Centrali sono un segno ulteriore che la pace non è ancora stabile nell'area, anche se un accordo fra cristiani e musulmani è stato firmato il 20 dicembre 2001.

Un'altra regione che soffre di tensioni etnico-religiose è la zona del Nord Molucche. Fra il 1999 e il 2001 una guerra fra cristiani e musulmani ha fatto almeno 5 mila morti e centinaia di migliaia di profughi. Sebbene nel febbraio 200 sia stato firmato un accordo di pace /(Malino), la tensione nelle Molucche è ancora alta. Il presidente Megawati Sukarnoputri ha cancellato la sua visita ufficiale alle Molucche – prevista per il 28 dicembre – proprio per "ragioni di sicurezza".

Nonostante ciò, Yusuf Kalla, Ministro per il Coordinamento del Welfare, ha visitato la regione il 30 dicembre. Egli ha stabilito che dal 1 gennaio 2004 il governo non provvederà più aiuti umanitari alla regione, lasciando il problema nelle mani del governo delle Molucche.

Nell'area vi sono almeno 37.878 famiglie, circa 188.109 persone che vivono come rifugiati. Circa 14 mila sono ancora ospitati a Manado (North Sulawesi). Di questi, 5 mila hanno deciso di rimanervi in modo permanente. Dei 25 mila che hanno fatto ritorno alle Molucche Nord, un certo numero è rimasto disilluso per l'ospitalità ricevuta a Ternate e Halmahera e hanno deciso di far ritorno nel Nord Celebes. (MH)

 

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