Bombe contro chiese a Baghdad e Kirkuk
Tre morti e nove feriti è il bilancio delle vittime. Il patriarca di Baghdad. "Abbiamo timore". Sono i primi attacchi a chiese cristiane dopo le elezioni di dicembre.
Baghdad (AsiaNews) "Abbiamo timore, ma crediamo che la preghiera ci darà conforto": ha commentato così ad AsiaNews sua Beatitudine Emmanuel Delly, patriarca caldeo di Baghdad, alla notizia della serie di attentati con autobomba, scoppiate a Baghdad e a Kirkuk nel pomeriggio di oggi.
Le bombe sono scoppiate quasi in contemporanea, fra le 16 e le 16.30, alla fine delle funzioni domenicali. A Kirkuk una bomba è scoppiata alla chiesa cattolica dedicata alla Vergine. Il vescovo mons. Louis Sako ha confermato al patriarca che un giovane cattolico è morto nell'incidente e un fedele è rimasto ferito. Vi sono vittime anche fra i passanti: due persone sono morte. Pochi minuti dopo è scoppiata un'autobomba vicino alla chiesa ortodossa di Kirkuk, ferendo 6 persone.
A Baghdad un'autobomba è scoppiata nei pressi della chiesa cattolica di san Giuseppe sbrecciando qualche muro, ma non facendo nessun morto. La polizia ha però confermato che vi sono 2 feriti fra i passanti.
Un'altra autobomba è scoppiata fuori della chiesa anglicana nella zona di Nidhal, senza fare alcuna vittima.
Parlando ancora ad AsiaNews il patriarca ha concluso: "Grazie a Dio le vittime sono poche e gli edifici hanno avuto solo qualche danno". Nell'agosto 2004 vi è stata un'altra serie di attacchi contro chiese a Mossul e a Baghdad, che hanno fatto decine di morti e centinaia di feriti, oltre a distruggere alcune chiese considerate dei monumenti storici in Iraq.
Su una popolazione di 24,2 milioni di irakeni, i cristiani sono circa 800 mila, suddivisi in vari riti e confessioni.
Questi di oggi sono i primi attentati a chiese dopo le elezioni parlamentari avvenute nel dicembre scorso.
17/08/2005