Bomba a Kerbala, muore aiutante di Al Sistani
Mistero su un cittadino italiano ucciso a Ramadi.
Baghdad (AsiaNews/Agenzie) Ieri in un attentato a Kerbala è morto un importante membro dell'entourage del Gran Ayatollah Al Sistani. L'esplosione, avvenuta nel santuario sciita dell'Imam Hussein, ha causato 7 morti e 31 feriti.
Hamed al-Khafaf , portavoce di Al Sistani, ha dichiarato ad Al Jazeera che l'obiettivo dei terroristi era il rappresentante dell'Ayatollah a Kerbala, Abdul Mahdi, rimasto ferito. Numerose guardie del corpo di Mahdi sono morte nell'attentato, finora non rivendicato. Nei mesi scorsi militanti sunniti avevano compiuto attacchi contro gli sciiti e i loro luoghi santi.
L'attentato è avvenuto proprio nel primo giorno di campagna elettorale per le elezioni del 30 gennaio prossimo. L'Ayatollah Al Sistani ha promosso una coalizione di partiti sciiti, data per favorita per il voto di gennaio.
Nei mesi scorsi a Kerbala, la seconda città santa degli sciiti, vari attentati hanno colpito la comunità sciita: il più grave è stato in marzo, quando alcune bombe hanno seminato strage contro i pellegrini sciiti, causando 181 morti.
Intanto ieri fonti giornalistiche a Baghdad hanno riferito della morte di un cittadino italiano. Militanti del "Movimento Islamico dei Mujaheddin dell'Iraq Occidentale" - sigla finora sconosciuta - avrebbero mostrato il cadavere di Salvatore Santoro - questo il nome della vittima - a un fotografo iracheno nei pressi di Ramadi. Santoro, 52 anni, è originario di Napoli, ma risiede in Gran Bretagna dal 1961. Le autorità italiane stanno compiendo verifiche sulla fondatezza della notizia.